Quinto Ego: tutte le personalità di un gioiello

Articolo di Beatrice Amadei

Si chiamano Quinto Ego proprio perché i loro gioielli non hanno una sola personalità. All’interno del laboratorio di Matteo e Nicola il classico si veste di rock, l’argento si sporca di nero, idee e stili si attorcigliano come una catena e quello che nasce è un mondo tutto da scoprire. 

Oggi abbiamo incontrato Matteo, nel negozio a Marina di Carrara, e quella che ha cercato di raccontarci è una filosofia che si respira in ogni singolo pezzo delle loro collezioni. 

E la bellezza sta nel valore del dettaglio, nel cercare di non essere mai una cosa soltanto ma di differenziarsi come ogni fogliolina nel loro anello modello Solitario che non sarà mai perfettamente uguale ad un’altra, perché è stata rifinita a mano.

Qual è la storia di Quinto Ego? 

“Tutto è iniziato nel 2012. 

Sia io che Nicola lavoravamo già nell’ambiente dell’oreficeria: lui da più di trent’anni, io da venti, ma nel 2012 abbiamo deciso di aprire un brand tutto nostro.

La partenza è stata abbastanza buona perché la gente già ci conosceva per quello che facevamo in precedenza e durante gli anni abbiamo poi sempre continuato a sviluppare i nostri prodotti con una linea unica che è quella del rock: un rock, però, con varie sfaccettature.” 

Come mai il nome Quinto Ego e come nascono i vostri gioielli?

“Quinto Ego perché nei nostri gioielli ci sono più personalità: da quella più rock a quella soft rock e, alla fine, sono anche le varie personalità che ha ognuno di noi.”

“Tutti i nostri gioielli sono unici in quanto sono rifiniti a mano e quindi ogni minimo particolare è diverso dall'altro. 

Non si tratta di cose in serie, ma di cose artigianali.

Lavorazione gioielli Quinto Ego

Ogni pezzo viene prima disegnato e riprodotto con un prototipo in cera. Le idee mi vengono dal cuore e, a volte, anche dai sogni. 

Da qui si arriva al primo modello che viene poi rifinito a mano, assemblato e vengono prese le misure. 

Il 99% dei gioielli sono in argento 925 che viene annerito, levigato, tolta la patina nera in alcune parti e poi lucidato. 

Il risultato finale è questa impronta nera che fa sì che ci siamo dei giochi di luce e ombra.

Per quanto riguarda le pietre, invece, usiamo pietre naturali, pietre preziose, pietre semipreziose e zirconi che non sono vetri,  ma riproduzioni in laboratorio delle pietre.”

Quali tipi di gioielli create e a quale siete più legati?

“Noi facciamo anelli, bracciali, collane. Abbiamo una linea nostra, ma possiamo produrre anche dei pezzi su ordinazione: il cliente può venire con un’idea e noi la rendiamo realtà.

I nostri gioielli sono sia da uomo che da donna.”

I gioielli di Quinto Ego

Sicuramente l'anello a catena “Zig” che è il nostro best seller. 

Siamo partiti e ci siamo fatti conoscere attraverso questo anello che ha avuto un boom soprattutto nella nostra zona e che ci ha fatto da trasporto poi per tutto il resto e dal 2012 continuiamo a venderlo tutt'ora. 

Questo anello viene tutto zigrinato a mano e lucidato. È la nostra punta di diamante.

Ho visto sul vostro sito che avete anche una collezione di profumi.

I nostri profumi vengono creati da un laboratorio a Milano: abbiamo usato il mio naso, cambiando le varie tonalità, cercando una fragranza adatta a noi e, alla fine sono venuti fuori cinque profumi da 20 ml e sei profumi da 50 ml: in tutto sette fragranze diverse. 

Abbiamo pensato a questa linea perché danno un valore aggiunto a tutto: primo, perché secondo me, il mondo del profumo si abbina molto bene con il mondo dei gioielli artigianali e secondo perché sono anch’essi un prodotto di nicchia.

Questi profumi sono l’unica cosa non di nostra produzione, per il resto facciamo tutto noi.

Qual è il vostro punto di forza?

La nostra forza è il dettaglio perché è quello che ti fa vedere il lavoro che c'è dietro. 

E il dettaglio richiede il suo tempo. 

Dalla progettazione di un gioiello alla sua realizzazione passano dai 30 ai 60 giorni però poi abbiamo la capacità, quando abbiamo il primo modello già fatto, per esempio, per modificare le misure, di farlo in un paio di giorni. 

Orecchini di Quinto Ego

Cosa vuol dire essere un artigiano oggi?

Oggi essere artigiani vuol dire essere dei pazzi. È difficile trovare sempre cose nuove con un target medio alto, come il nostro, che sta soffrendo. Bisogna cercare sempre di invogliare: di trovare qualcosa che emozioni e, come in tutti i mestieri, non c'è niente di semplice.

Qual è la vostra più grande soddisfazione?

Una grandissima soddisfazione è vedere altri che fanno il nostro lavoro che ci copiano, perché vuol dire che qualcosa di buono lo facciamo. È la verità. Di questo non mi arrabbio: perché vendere non è direttamente proporzionale a fare buoni prodotti ed essere conosciuti spetta poi a me. 

Poi certo, aver creato quello che abbiamo creato è una grandissima soddisfazione, ma anche vedere i competitor più grandi che ci copiano. 


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