Bugno Martino: Lambrusco biologico e viticoltura artigianale in provincia di Mantova

Articolo di Debora Vitulano

In provincia di Mantova, tra campi ordinati e vigne curate con passione, sorge la cantina Bugno Martino, una realtà agricola che unisce radici contadine e visione moderna. 

Il progetto nasce dall’impegno dei coniugi Giuseppe e Raffaella, che hanno scelto di coltivare e vinificare secondo il metodo biologico, puntando tutto sulla qualità delle uve, sulla sostenibilità e sul rispetto delle stagioni.

Il loro obiettivo è chiaro: restituire al Lambrusco il valore autentico che ha sempre avuto nella storia di questa terra. A raccontarci come nasce e si evolve questa scelta è proprio Raffaella, che con semplicità ci accompagna tra vigne, bottiglie e scelte quotidiane di un’agricoltura consapevole.

Come nasce l’idea la cantina Bugno Martino e da dove deriva l’idea di produrre Lambrusco biologico in provincia di Mantova?

La cantina Bugno Martino nasce da un’idea di Giuseppe, il titolare dell’omonima azienda agricola, di creare un Lambrusco – il tipico vino della nostra terra – autentico. E di farlo sia riprendendo la tradizione del passato, sia dando vita a un prodotto rispettoso dell’ambiente e delle persone. 

Ogni fase della produzione è, infatti, condotta in modo biologico, ovvero senza l’impiego di prodotti chimici e con basse rese, in modo da minimizzare l’intervento in cantina. 

Il nostro obiettivo è, dunque, quello di restituire al Lambrusco il valore che ha sempre avuto storicamente: un vino puro, genuino e autentico. 

Quali diversi tipi di Lambrusco biologico producete nella vostra cantina di Mantova? 

A Bugno Martino produciamo sei diversi tipi di vino: quattro etichette sono a base di uva di Lambrusco e due a base Chardonnay. Sono tutte uve che coltiviamo noi, che abbiamo qui nella nostra azienda e che vengono allevate col sistema del Guyot, che ci permette di mantenere rese basse. Si tratta di un sistema poco utilizzato nella produzione del Lambrusco, pensato per l’allevamento di uve per così dire “nobili”.

Il nostro cavallo di battaglia nonché Lambrusco più conosciuto è Rosso Matilde, uno Charmat lungo, che fa almeno quattro, sei mesi in autoclave per la presa di spuma. È a base di Salamino e Ancellotta ed è sicuramente il più facile da bere e il più apprezzato fra i nostri vini. 

Poi abbiamo Origine, che è il vero Lambrusco autentico di una volta, fatto col Grappello Ruberti, che è l’unico vitigno autoctono dell’area dell’Oltrepò mantovano. Si tratta di un vino rosso che resta molto a lungo a contatto con le bucce per andare a cercare l’estrazione completa, quel senso di rustico e di selvatico che è l’anima dell’uva del Lambrusco. Rifermenta poi in bottiglia secondo la tradizione del Lambrusco. Abbiamo anche Origine Rosé, che è la versione rosa di Origine, sempre a base di Grappello Ruberti. 

Infine, c’è Maso, che è la nostra punta di diamante. Si tratta di uno spumante metodo classico a base di Salamino. Abbiamo scelto questa uva, in versione rosa, perché la sua caratteristica principale è un’elevata acidità, che si presta a fare spumanti. Attualmente, abbiamo la vendemmia 2020, che ha quarantotto mesi sui lieviti. Questi vini dicono: “Col Lambrusco si può fare qualcosa di più oltre al classico e semplice vino da tavola”. Sono vini che si possono bere serenamente, che non sono complicati, ma nemmeno banali. Ecco, questo è il nostro obiettivo.

Nella vostra cantina non producete, dunque, solo Lambrusco biologico: ci parlate dei vostri vini bianchi?

Come vini bianchi produciamo Fuori Luogo e Istante, che sono entrambi a base Chardonnay, sempre proveniente dalle nostre vigne. 

Fuori Luogo è un rifermentato in bottiglia, di quelli assai godibili. È frizzante e si chiama così perché lo Chardonnay in pianura padana, in una cantina conosciuta per il Lambrusco, era qualcosa di strano inizialmente. 

Istante, invece, è un vino che viene affinato per due anni in un’anfora di terracotta che arriva dalla Toscana, quindi è una sorta di orange wine. È un vino fermo, molto particolare, di cui andiamo molto orgogliosi. 

Cosa contraddistingue la vostra produzione di vini biologici in provincia di Mantova?

Noi siamo prima di tutto artigiani e contadini, quindi alla base della vinificazione e di tutto il nostro lavoro c’è la ricerca di un’altissima qualità dell’uva. La nostra missione è, infatti, fare vini meno manipolati e corretti possibile, cosa che richiede un’elevatissima qualità dell’uva. Pertanto, il novanta percento del nostro lavoro si concentra in vigna. 

Poi si cerca, in base alle caratteristiche dell’annata, di assecondare l’uva nella sua trasformazione per arrivare a ottenere un vino che sia la massima espressione di quell’uva in quella specifica annata. 

Per questo motivo, ogni anno i vini sono diversi. È chiaro che la mano del vignaiolo si sente, ma ogni annata è diversa e i nostri vini sono sempre espressione della singola vendemmia. 

Quali altre colture fate nella vostra azienda agricola oltre alla vigna?

Nella nostra azienda, oltre alla vigna, abbiamo anche le altre colture tipiche del nostro territorio: cereali, frumento, mais, soia, pomodoro. Ricordiamo poi che siamo nella zona del Parmigiano Reggiano, quindi facciamo il fieno per la produzione di questo formaggio. Cerchiamo, inoltre, di utilizzare delle coltivazioni che ci garantiscano sempre la presenza della biodiversità all’interno della nostra azienda. 

La storia della cantina Bugno Martino e l’impegno quotidiano di Giuseppe e Raffaella ci ricordano che il vino non è solo un prodotto, ma una cultura, una scelta etica e il racconto di un territorio. Il loro Lambrusco biologico e tutti gli altri vini, frutto di un lavoro meticoloso e appassionato in provincia di Mantova, sono la dimostrazione di come il Made in Italy agricolo possa esprimersi attraverso gesti concreti, rispetto per la terra e attenzione alla qualità.

Esperienze come questa invitano a riscoprire il valore delle piccole realtà, dove tradizione e innovazione convivono nel lavoro quotidiano e nel rapporto autentico con la terra.


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Bugno Martino: Lambrusco biologico e viticoltura artigianale in provincia di Mantova
Debora Vitulano August 13, 2025
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