Birrificio Del Genio:

Articolo di Vassily Sortino

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Esiste a Palermo una figura di un nume tutelare della città, complementare a quello di Santa Rosalia. È il Genio di Palermo, raffigurato come un uomo maturo dalla barba divisa, incoronato e abbracciato ad un serpente che si nutre al suo petto. A questa figura mitologica è dedicata la Birra del Genio, prodotta nell’omonimo birrificio nel pieno del quartiere Bonagia. Luca La Rosa, il fondatore, con la sua squadra non creano la birra «perché – come dicono loro – La birra la fa il lievito», ma sicuramente la imbottigliano e la distribuiscono in almeno cinquanta locali della città, con l’obiettivo di allargare il mercato, dove l’unica cosa certa è, sempre a loro dire, «che il bello della birra artigianale è che ha un sapore sempre diverso, chiunque la faccia».

Come nasce Birrificio Del Genio?

«Nel 2021, con la prima distribuzione nel luglio 2022. L’idea è quella di diffondere il più possibile la birra artigianale per tutti. In genere il sapore delle birre industriale è sempre lo stesso. La birra artigianale, invece, è un prodotto sempre diverso e ogni birrificio produce il proprio tipo di birra. Una pils mia non sarà mai a quella di un altro birrificio».

Birra del Birrificio del Genio

In cosa consiste la vostra attività?

«Di fatto produciamo mosto, non birra. La birra la produce il lievito, che è il vero mastro birraio in birrificio. Selezioniamo ceppi di lievito, malti, sapori e questo fa una birra unica nel suo genere, sulla base anche delle temperature di fermentazione. La nostra idea inizialmente era diffondere e conoscere una birra artigianale blanche. Una birra da pasto e beverina, che sposa sia il territorio, ma anche i piatti siciliani. Avendo un sapore di coriandolo e arancio, si spossa bene con i piatti tipici della nostra tradizione. Il nostro target di riferimento sono i clienti di pizzerie, ristoranti e pub».

Quale è il vostro metodo di lavorazione?

«Quello lento, anzi, lentissimo, come deve essere di qualsiasi attività artigianale. Il nostro è un impianto a fiamma e richiede tempi di lavorazione lunghi. Iniziamo alle 5 del mattino e finiamo alle 9 di sera».

Macchinari del Birrificio del Genio

Quale è la vostra filosofia aziendale qui al Birrificio Del Genio?

«Ricordare che la birra è e deve essere un momento di compagnia. Non una bevanda alcolica per ubriacarsi. Non c’è niente di più bello della condivisione con la chiacchiera con la persona con cui condividi qualcosa da bere».

Quali sono gli aspetti del vostro mestiere che guardano al futuro?

«Nell’immediato è sicuramente restituire qualcosa alla città, Palermo, che ci ha permesso di fare imprenditoria. Stiamo contribuendo a riqualificare una parte della città che è stato luogo di degrado sociale e spaccio. Stiamo lavorando anche a un progetto di sostenibilità e all’inquinamento che lega il processo produttivo della birra artigianale».

Non è tutto. Birra del genio ha scelto di aprirsi anche al sociale, dedicando parte del suo impegno imprenditoriale in “Spazio stabile art gallery”, un progetto di rivalutazione dei portici di Palermo nell’area di via Mariano Stabile, lasciati per lungo tempo al degrado.

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Aromi di Mascarella
Articolo di Vassily Sortino