Mauro Donegà è il titolare del laboratorio “Ceramica Keradon” che si trova nel Comune di Policastro Bussentino. Il laboratorio nasce in primis dalla sua personale propensione verso il disegno: dopo il diploma presso l’Istituto d’Arte Filiberto Menna di Salerno, ha deciso di affinare le tecniche apprese, perché non è sufficiente frequentare una scuola per diventare veri professionisti bensì è necessario fare molta pratica.
Negli anni, nel suo laboratorio è stata ampliata la produzione di oggetti in ceramica che si ispira alla natura marina dato che l’attività si trova in una località di mare e, ad oggi, vengono realizzati complementi d’arredo e stoviglieria. La moglie si occupa della decorazione, mentre lui realizza la prima fase di foggiatura del vasellame, ed entrambi le fasi vengono realizzate a mano.
I colori utilizzati per i prodotti sono a base di ossidi minerali che, grazie alla fase di cottura e di fusione nello smalto, diventano indelebili e si distinguono così dai colori acrilici e dagli acquerelli. In particolare, vengono realizzate le mattonelle che rappresentano fondali marini, che diventano composizioni originali d’arredo caratterizzati da colori brillanti.
Per le creazioni in questo laboratorio viene fatta una ricerca continua di materiali naturali e di tecniche da poter applicare di volta in volta.
Buongiorno Mauro, quando e come nasce il suo laboratorio di ceramiche Keradon?
Il mio laboratorio nasce nel 1986, quando dopo essermi diplomato e aver eseguito un apprendistato di 2 anni nel laboratorio “Ceramica Rifa” di Vietri sul Mare ho deciso di aprire la mia attività. Questa forma d’arte l’ho appresa presso l’Istituto d’Arte Filiberto Menna di Salerno, dove ho conseguito il diploma nell’anno scolastico 1982-1983.
Il nome dell’attività, Keradon, deriva dall’unione di “keramos” che significa “ceramica” in greco e Donegà, il mio cognome.
Cosa producete e qual è il ruolo di sua moglie nella creazione di queste opere?
La mia è un’attività a gestione familiare. Io mi occupo della foggiatura del vasellame e mia moglie ha il compito di eseguire la smaltatura e la decorazione degli oggetti.
I prodotti che realizzo sono complementi d’arredo, stoviglieria, pannelli decorati, bomboniere e oggettistica di vario genere. Utilizzo delle tecniche tipiche della ceramica artigianale, la foggiatura di manufatti al tornio e la decorazione realizzata esclusivamente a mano. Per quanto riguarda la prima cottura dell’argilla avviene a circa 1000°, mentre la seconda che riguarda il decorato avviene tra i 940° e i 960°.
Ceramica Keradon ha un prodotto di punta? Come decora la ceramica?
No, non ho un prodotto di punta, mi piace avere una produzione che varia.
Amo ispirarmi ai colori della natura e agli elementi marini. Le tecniche che utilizzo sono: la foggiatura al tornio e gli stampi in gesso. In particolare, per la mia produzione utilizzo la decorazione con ossidi colorati e l’incisione su smalto a crudo.
Il pezzo d’argilla una volta cotto viene immerso prima nello smalto (composizione vetrosa), poi si procede alla decorazione e successivamente alla cottura in forno a 940 ° per circa 8 ore. A questa temperatura lo smalto si vetrifica e i colori diventano brillanti.
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
Io e mia moglie abbiamo partecipato a varie fiere del settore e in un prossimo futuro vorremmo trovare qualche referente estero per attivare una collaborazione.
Lei organizza anche corsi in collaborazione con cooperative del territorio destinati a bambini e ragazzi con storie e patologie particolari, per esempio giovani affetti da autismo oppure disabili.
Vuole raccontare ai nostri lettori quest’iniziativa sociale?
Attualmente collaboro con 4 associazioni:
“Il Sentiero” di Teggiano (Sa),
“Una Speranza” di Sala Consilina (Sa),
“La Bottega degli Orefici” di Sala Consilina (Sa),
“Il Tempo per Loro” di Villammare (Sa).
La collaborazione con “Il Sentiero” e “Una Speranza” mi permette di occuparmi di pazienti con disabilità e minori non accompagnati.
Per “La Bottega degli Orefici”, invece, svolgo lezioni a pazienti con patologie mentali e con problemi di droga.
Infine, grazie all’Associazione “Il Tempo per Loro” posso dedicarmi anche a bambini autistici.
La lavorazione della ceramica aiuta queste persone speciali, ci può raccontare qualcosa dall'esperienza di Ceramica Keradon?
Questi laboratori organizzati da Ceramica Keradon permettono a queste persone non solo di apprendere le tecniche di lavorazione della ceramica, ma anche di socializzare tra loro.
Inoltre, in alcuni casi è anche un’opportunità per trovare lavoro oltre che un‘occasione poter coltivare un hobby.
Ogni paziente ha una storia a sé e ogni volta vivo e tocco con mano i loro disagi. Penso che queste associazioni sono preziose perché permettono a queste persone speciali di non essere emarginate dalla società.
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