Se dovessimo descrivere Bacoli a chi non l’ha mai neppure sentita nominare, useremmo senza dubbio queste parole “terra di mito e di storia”, di vigne a piede franco, di suoli vulcanici e tradizioni millenarie.
Proprio in questo locus amoenus tanto amato da Greci e Romani è ambientata la storia che vogliamo raccontarvi oggi e che vede protagonista una giovane e tenace vignaiola: Maria Furgiero.
A differenza di tanti altri, questa viticoltrice flegrea non ha ereditato l’azienda di famiglia, ma ha “semplicemente” ereditato dall’amato nonno la passione per il vino e l’amore per la sua terra: i Campi Flegrei.
Con un bel sorriso e grande spirito di accoglienza, Maria ci ha raccontato la storia della sua azienda, ma anche i suoi sogni e i suoi obiettivi futuri, non prima però di averci accompagnato a fare un tour della sua vigna super panoramica in via Mozart a Bacoli.
Storia e filosofia dell’azienda “Maria Furgiero Vini”
Buon pomeriggio a tutti, mi chiamo Maria Furgiero e sono una vignaiola di Bacoli. Qui ci troviamo nella mie vigna di Bacoli nel cuore dei Campi Flegrei. Nel 2017 il mio sogno è diventato realtà, ovvero quello di produrre i vini della mia amata terra, Falanghina e Piedirosso, due vitigni autoctoni campani.
Rappresento la prima generazione, non ho ereditato da mio nonno né un’azienda né una cantina o un vigneto, ma solo una forte passione per il vino.
I miei vini che vengono prodotti in collina grazie a un’esposizione solare favorevole e alla vicinanza al mare presentano dei caratteri unici e distintivi come una forte sapidità e note agrumate per la presenza di alberi d’agrumi nel nostro vigneto.
La prima produzione risale al 2017. Ho scelto di produrre una serie limitata per garantire l’unicità del prodotto.
Breve presentazione dei vini dell’azienda

Tutta la mia produzione vinicola è dedicata alle dee dell’antica Grecia.
Tutte le bottiglie sono rigorosamente numerate a mano proprio per garantire l’unicità di un prodotto artigianale. Grande attenzione è riservata anche al label design delle bottiglie: le etichette sono disegnate a mano da un artista locale.
Attraverso una viticoltura eroica e sostenibile, produco tre etichette: Beata Venere, Persefone e Vir’Tu.
Beata Venere è un vino bianco, 100% Falanghina, prodotto con le uve provenienti dalla vigna di Bacoli in via Mozart. Stupisce per il suo colore dorato intenso e non trasparente paglierino e per le note agrumate. Come si evince sia dal nome che dall’etichetta, questo vino è dedicato a Venere, dea dell’amore in tutte le sue forme nonché dea della protezione. Venere è una divinità femminile che lotta con tutte le sue forze per proteggere ciò che ama, in questo caso Bacoli, il mio progetto e mio figlio.
Vir’Tu invece è un vino rosso in purezza, 100% Piedirosso, prodotto con le uve del vigneto di Cigliano a Pozzuoli. Il nome è un chiaro omaggio alle mie radici e alla mia lingua, il dialetto partenopeo. Tradotto letteralmente significa “guarda tu” ed è un invito ad ammirare il panorama e le bellezze paesaggistiche del Golfo di Pozzuoli e del vigneto di Cigliano.
Infine c’è Persefone che è un vino bianco, una Falanghina dei Campi Flegrei prodotta con le uve del vigneto di Cigliano a Pozzuoli. È dedicato alla dea della primavera che regola il ciclo delle stagioni e la fertilità. Si presenta come un vino dal colore giallo intenso e dal profumo floreale e fruttato, con sentori di salvia e biancospino. Al palato è fresco, minerale e sapido.
Raccontaci la tua giornata lavorativa
La mia giornata tipo è interamente dedicata alla vigna. Sveglia presto e controllo della vigna, ma anche ricerca costante di nuovi appezzamenti di terreno da salvare e riqualificare.
Parlaci del rapporto con la tua amata terra: i Campi Flegrei

Io amo profondamente la mia terra d’origine: Bacoli.
Il mio è un rapporto d’amore viscerale caratterizzato da un profondo senso di appartenenza. Attraverso i miei vini voglio raccontare il mio territorio. Cibo e vino: a mio parere non c’è modo migliore di promuovere la propria terra. Anche le etichette dei miei vini sono iconiche rappresentazioni della mia amata terra natia e dei miti a essa legati.
Sull’etichetta di Beata Venere è raffigurata la dea della bellezza e dell’amore e il vigneto di Bacoli in Via Mozart. Sullo sfondo si nota anche il mare e la montagna di Miseno.
L’etichetta di Vir’Tu invece raffigura il vigneto di Cigliano a Pozzuoli e sullo sfondo si nota sempre il promontorio di Miseno e il mare. Mentre sull’etichetta di Persefone ho voluto raffigurare la dea della primavera e della rinascita sullo sfondo delle mie vigne di Cigliano.
Oltre a produrre vino, mi occupo anche di scovare e riqualificare piccoli appezzamenti di terreno nei Campi Flegrei e salvarli dal degrado e dall’abbandono. Questa terra ha davvero tanto da raccontare e tanto da offrire a chi sa guardare e valorizzare.
Oltre 700 artigiani hanno già scelto ItalianBees per raccontare la loro storia.
Unisciti a noi e condividi il tuo talento!
Obiettivi e sogni di una giovane vignaiola dei Campi Flegrei
Sono sempre alla ricerca di piccoli appezzamenti di terra da recuperare e valorizzare. Il mio sogno è quello di poter custodire tanti piccoli appezzamenti in questa magnifica terra e portare avanti la mia viticoltura eroica.
Tra i miei obiettivi futuri c’è anche quello di realizzare una serie di percorsi enogastronimici e percorsi naturalistici. Non desidero solo dedicarmi alla viticoltura, ma anche alla valorizzazione del mio territorio e della mia amata terra.
Voglio continuare a produrre vino e raccontare la storia dei Campi Flegrei, ma voglio anche sensibilizzare le persone a riscoprire la connessione con la natura, il contatto diretto con la terra e le loro origini.
Dopo aver raccontato questa bella storia di donne & vino made in Campania, non ci resta che salutarvi e invitarvi a visitare Bacoli.
Maria Furgiero vi aspetta nella sua vigna nel cuore dei Campi Flegrei per degustare insieme i vini iconici della sua terra: Falanghina e Piedirosso. La sua storia ricca di forza e dedizione, ma anche passione e coraggio è un grande esempio di imprenditoria giovanile femminile nonché di resilienza in un territorio che lotta costantemente con il fenomeno del bradisismo e la fuga di cervelli all’estero.