Formaggi fatti a mano e con il cuore – Azienda Agricola Antonia Rastelli

Articolo di Gaia Senise

Questa volta, le api sono giunte in provincia di Salerno, sui Monti Lattari. Il parco regionale dei Monti Lattari ha una vasta superficie che raggiunge i 16.000 ettari e copre l’intera zona della penisola sorrentina e amalfitana, il punto più alto della catena montuosa è il Monte Faito, alto 1103 metri. 

Il termine Lattari deriva proprio dagli ovini e bovini che già in epoca romana, pascolavano liberamente fornendo grandi quantità di latte, dal quale gli allevatori producevano latticini di altissima qualità. Questa pratica di allevamento, attiva già nel III secolo a.C., resta ancora viva oggi, grazie all’interesse di tramandare gli antichi saperi caseari di famiglia in famiglia. 

Il panorama mozzafiato e la natura ci guidano sino all’Azienda Agricola Rastelli sita in via Chiunzi, 172 a Tromonti in una provincia campana di Salerno. L’azienda si trova nel punto più alto del comune di Tramonti ed è una delle poche aziende produttrici di latticini, tutta a conduzione familiare. 

In totale contano una trentina di animali, un piccolo numero, che però permette all’azienda agricola Rastelli un’ottima e proficua produzione di squisiti latticini. Gli animali vivono all’aperto e la grande vastità della catena montuosa che si estende permette loro di pascolare liberamente.

Il profumo inebriante di formaggio, amici a quattro zampe che ci girano attorno, il fruscio degli alberi, strade sterrate: questa è la meravigliosa vita di campagna. La proprietaria dell’azienda è Antonia Rastelli, di origini siciliane, Antonia si è trasferita in Campania in giovane età, con il passare degli anni si è resa conto di quanto la terra avesse da offrirle, decidendo così di riprendere in mano le redini di un’azienda familiare, ormai ferma da troppo tempo, diventando così la proprietaria di questo piccolo caseificio, chiamato proprio Rastelli.

Molti gruppi di turisti, spesso, dopo lunghe e bellissime passeggiate sui Monti Lattari, giungono all’azienda Rastelli e Antonia coglie l’occasione per offrire loro le sue prelibatezze.

Una degustazione di formaggio dopo una lunga camminata? Antonia ci vede lungo!

Ci racconta che spesso alcuni americani hanno acquistato diversi kg da portarsi nella grande mela, perché un prodotto del genere è davvero introvabile. 

Il prodotto di cui va più fiera è il “bebè” chiamato così, perché come la suocera le ha tramandato, viene filato a forma di bambino in fasce, così da avere un vero e proprio “bebè” di formaggio. 

Antonia ci ha raccontato davvero un’emozionante storia, sottolineando ancora una volta l’importanza del made in Italy e dell’artigianato; l’Azienda Agricola Antonia Rastelli produce solo formaggi fatti a mano e con il cuore.


Ciao Antonia, quando nasce l’azienda?

La nostra azienda non nasce, rinasce nel 1997 perché ho ripreso in mano il lavoro antico dei genitori, nonni e bisnonni di mio marito che sono sempre stati allevatori e produttori di formaggi. Purtroppo, si era fermato un po’ tutto dopo la morte di mia suocera, che era lei la produttrice per eccellenza. Nel 1997 abbiamo poi ricominciato a produrre formaggio.

Quali sono le tue tecniche di lavorazione?

Le tecniche di lavorazione che usiamo sono molto semplici. Dal riscaldamento del latte, vi è la tagliatura, la rottura, la stufatura e la filatura, tutto questo lo facciamo sempre a mano. Prima si lavorava in mastelli di legno, adesso lavoriamo con l’acciaio sia perché è più facile sia per la questione della pulizia, perché ovviamente è molto più igienico. Infatti, usiamo tutto in acciaio, mastelli in acciaio, caldaie in acciaio. Tutto ciò che utilizziamo per produrre è interamente fatto in acciaio.

C’è un prodotto più venduto o un prodotto di punta?

Caciocavallo


Il nostro prodotto più diffuso è sicuramente il “bebè” lo chiamiamo così, è il caciocavallo a pasta filata, fresco o affumicato. Lo chiamiamo bebè perché è un’antica denominazione, mia suocera faceva il caciocavallo a forma di bambino in fasce, per cui ricordava proprio un tenero bebè. 

Dunque, lo facciamo sia fresco che affumicato, e questo è uno dei prodotti che maggiormente vendiamo, anche forse perché è molto versatile e può essere usato in diversi modi. Si può fare una cotoletta impanata, o la pasta al forno, anche una pizza o un toast o semplicemente mangiarlo così a fette. Un’altra cosa che vendiamo molto è il primo sale, sia bianco che con la buccia di limone dentro, una vera delizia.

Cosa significa per te lavorare con prodotti 100% Made in Italy?

Per me lavorare con prodotti 100% Made in Italy, a cominciare dal latte, significa avere il contatto diretto con la terra, con la vita, con il pubblico in pratica. Sapere quello che do, principalmente ai miei figli, ai miei nipoti, prima, e di conseguenza poi al pubblico, sono sicura di quello che riceve comprando da me. 

Per me è davvero difficile spiegarlo a parole, il contatto con la terra, con la tradizione è una cosa a cui davvero tengo, così come il contatto con le persone, perché nulla viene dall’estero, ma è tutto prodotto qui in casa. Sai come si dice, “a chilometro zero” ma qui il latte fa pure meno di un chilometro, parliamo davvero di meno di un chilometro!

Ci sono dei progetti per il futuro? Ci tieni alla tradizione che stai tramandando?


Per quanto riguarda i progetti per il futuro, negli ultimi tempi stiamo cercando di ampliare la nostra produzione, coltivando anche prodotti dell’orto per creare dunque le conserve; già abbiamo cominciato a produrre pomodori in barattolo, raccolti da noi, selezionati e poi fatti inscatolare da una ditta esterna, qui vicino, sempre del posto, a pochi chilometri.

Tengo tanto alla tradizione che sto tramandando, infatti sto cercando di trasmettere il tutto ai miei figli, che ormai sono abbastanza grandi e possono sostituirci, questo è il primo passo a cui tengo e che sto cercando di fare, passare il testimone a loro. Non penso di avere altri sogni nel cassetto, perché per fortuna, ho quasi realizzato tutto e i miei figli devono realizzare i loro adesso.

L’incontro all’Azienda Agricola Antonia Rastelli ci ha permesso di riconnetterci con la terra, di sentire sulla pelle e godere, anche se per poco, della vita di campagna, una vita spesso sottovalutata ma che cela meravigliose scoperte e antiche tradizioni tramandate da generazione in generazione.

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Formaggi fatti a mano e con il cuore – Azienda Agricola Antonia Rastelli
Gaia Senise August 2, 2025
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