Veniero, confetti artigianali da oltre 80 anni

Articolo di Vassily Sortino

Ottant’anni passati a fare i confetti. Un tempo classici, formati da una mandorla ricoperta di zucchero e oggi diffusi in molte varianti: formate da un nucleo di pistacchi, nocciole o cioccolato ricoperti, appunto, sempre da zucchero. Questa è la vita che si è scelto Giuseppe Veniero, terza generazione dell'omonima famiglia di produttori di confetti a Palermo, con sede oggi in via XX settembre. Un vero paradiso delle bomboniere e del dolce per chi vuole sposarsi od organizzare le più classiche feste comandate in famiglia e con gli amici. 

I deliziosi confetti vengono prodotti come da tradizione con le mandorle o il cioccolato, con metodi ancora artigianali che garantiscono un'altissima qualità. I sacchetti, i nastrini e i decori che costituiranno la confezione sono sempre prodotti dentro il negozio, a mano, uno per uno, dalle dipendenti di Veniero.

Il nome “confetti” del resto deriva dal latino “conficiere” ovvero “confezionare”, perché inizialmente non erano altro che frutta secca, mandorla su tutte, avvolta dal miele. Venivano regalati durante i matrimoni e in occasione delle nascite nelle famiglie nobiliari.

Importanti sono anche i numeri: 5 confetti simboleggiano cinque desideri: salute, fertilità, lunga vita, felicità e ricchezza; 3 confetti rappresentano la famiglia: moglie, marito e l'augurio di un bambino; 1 confetto figura l'indissolubilità della coppia che da due persone diventa una. 

Giuseppe Veniero, quando nasce e come si sviluppa la vostra attività?

«Veniero nasce nel 1944, quando mio nonno, figlio di pasticceri, decide di creare una sua azienda con mia nonna Maria Giuseppina in piazza Borsa a Palermo, in centro città. La bottega era grande trenta metri quadri. Iniziano a fare confetti, da accompagnare a caffè, liquori e biscotti. 

La specializzazione è stata col tempo nei confetti stessi e nella confezione da allegare a questi. Inizialmente i confetti venivano serviti in delle buste di carta con del tulle. Col tempo è nata l’idea della confezione vera e propria e particolare, quindi della bomboniera»

Che tipo di confetti producete?

«La produzione dei confetti è quella classica che riguarda la nostra azienda. Varia dal confetto alla mandorla di Avola, che è la qualità migliore in assoluto, al confetto con pistacchi di Bronte, che è anche una chicca, perché viene prodotto esclusivamente da noi. E poi c’è tutto quello che sono i confetti che oramai hanno avuto un'evoluzione con dei gusti un po' particolari. 

Si passa dalla nocciola del Piemonte ricoperta di cioccolato bianco e fondente, alla mandola sempre ricoperta di cioccolato con varie essenze, che possono essere al cocco, alla fragola, al limoncello, al babà, all’amarena. 

Ormai i gusti sono svariati, e ci si può sbizzarrire di tutto e per tutto, compreso dei gusti un po' più particolari che sono quelli pralinati ovvero che hanno fuori una pralinatura particolare che fa diventare il confetto quasi croccante».

Quali sono i confetti più richiesti dal pubblico, in base al gusto, e quali considerate il vostro top di gamma?

confetti colorati Veniero


«I gusti più richiesti in Sicilia sono sicuramente quelli che richiamano il territorio, quindi la mandorla di avola e il pistacchio di Bronte. Ora abbiamo cominciato a fare dei confetti molto particolari che sono al marzapane e agli agrumi di Sicilia. 

Questi sono sicuramente tra i più ricercati in assoluto, perché hanno una consistenza particolare e hanno veramente un retrogusto che è veramente mandorla con mandarino, bergamotto, limoncello e arancia»

Quanto è legato ancora il confetto alla visione di festa e di evento in famiglia e con gli amici?

«La tradizione del confetto è legata al matrimonio da tantissimi anni e forse rimane una delle ultime tradizioni che si tramanda di famiglia in famiglia. Nel sud Italia questo legame tra tradizione e confetto è ancora più forte e il confetto ancora si usa per accompagnare matrimoni, lauree, battesimi, comunioni, cresime. I confetti spesso sono al centro della festa».

Come si svolge la sua giornata di lavoro tra confezionamento, creazione dei confetti e organizzazione generale?

«Sin dal primo mattino noi cerchiamo di fare un quadro di quella che sarà la giornata, perché noi, oltre a creare i confetti li confezioniamo. Quindi siamo molto a contatto col pubblico. Ci interessa capire cosa ci manca, qual è la produzione da fare anche in momenti particolari. 

Anche con l'estate, quindi anche col caldo, differenziamo un pochettino il prodotto che può essere deperibile, perché essendoci cioccolato, col calore potrebbe deteriorarsi. Siamo molto attenti anche a quelle che sono le differenziazioni del settore. Per cui la mattina cominciamo a vedere quello che ci serve, facciamo un check up di tutto quello che è il prodotto e dopodiché cominciamo a confezionare». 

Il vostro è un lavoro antico e dura da 80 anni. Se un giovane bussasse oggi alla sua porta e le dicesse di voler fare il suo mestiere, cosa gli consiglierebbe di fare?

«Ma diciamo che chi vuole approcciarsi a questo mestiere deve avere prima di tutto una visione e un'empatia con il pubblico, quindi questa è la prima cosa. 

Seconda cosa: tutto quello che riguarda il mondo del confetto, quindi della bomboniera e della confezione, è legato molto agli eventi e ai matrimoni. Quindi noi dobbiamo sperare che i matrimoni siano sempre in aumento e soprattutto che ci si creda e quindi che questa tradizione continui. Se c'è un giovane che vuole cominciare un'attività del genere, dico che sicuramente è una bella attività, ma deve essere veramente portato ad avere a che fare con il pubblico e le persone, cioè molta, molta empatia e molta pazienza».


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Quali sono gli obiettivi prossimi di Veniero, che dopo avere compiuto 80 anni punta al secolo di attività?

«I progetti futuri della nostra azienda sono quelli di portare il nostro nome il più lontano possibile. Fortunatamente già in Italia e in Europa siamo abbastanza conosciuti, però il nostro core business comincia e vuole approcciarsi veramente a una distribuzione più europea possibile, anche perché fare conoscere un prodotto italiano, siciliano e del territorio è sempre una bellissima cosa».

Terminando l’intervista, anche Giuseppe Veniero si avvicina al tavolo del confezionamento e, fianco a fianco con i suoi dipendenti, inizia pure lui a creare le bomboniere. Un vero primus inter pares di imprenditore.

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Cerieri Bottoni August 8, 2025
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