Cinzia e Monica sono legate da una lunga amicizia. Il loro percorso è stato segnato dai primi lavori, viaggi in India, nuovi spazi e nuove conoscenze. Tutto, fin dall'inizio, è stato fatto insieme, soprattutto disegnare!
Per raggiungere il laboratorio Artesia, si sale verso il cuore di Certaldo Alto, il borgo medievale che ospita la casa natale del poeta Boccaccio.
Questo luogo incanta ogni visitatore che sogna una vacanza in Toscana. Dalle mura della cittadella storica, lo sguardo arriva fino alle maestose torri di San Gimignano, mentre si passeggia tra vicoli in mattoni rossi.
Lungo la via principale si trova Palazzo Giannozzi, un antico palazzo padronale che ospita
anche il Museo dei Chiodi.
Passando sotto un suggestivo arco in mattoni, si accede a un
tranquillo cortile, e proprio sotto un portico si aprono le porte del laboratorio Artesia.
A casa di Boccaccio
Trenta anni fa, Cinzia e Monica hanno ottenuto in affitto questo spazio dal Comune, avviando con largo anticipo quello che oggi chiamiamo "turismo esperienziale".
Il palazzo è una fucina di creatività, ospitando varie botteghe artigiane che, durante tutto l’anno, offrono lavorazioni dal vivo.
La decisione di aprire il laboratorio in negozio permette ai visitatori di immergersi direttamente nell’arte della maiolica, che affascina per le sue tecniche di decorazione a mano libera.
Oggi come allora, l’arte ceramica fiorentina continua a vivere grazie ai motivi, alle fantasie e ai colori che si tramandano, preservando una tradizione secolare.
Da allieve a maestre

Cinzia e Monica iniziano la loro carriera lavorando per aziende del settore della ceramica:
hanno condiviso lo stesso percorso professionale, dimostrando fin da subito un
innato talento artistico, sia nell’occhio che nella tecnica.
Tuttavia, ciò che ancora mancava era la decisione di creare uno spazio proprio, dove poter esprimere appieno la loro creatività.
Con il tempo, affinano la loro abilità nel dipingere sulla maiolica, seguendo corsi, frequentando ’accademia e lavorando in bottega sotto la guida di un maestro artigiano. Cinzia ricorda con emozione il tempo trascorso a osservare ogni gesto del maestro prima di poter impugnare il pennello: come componeva il disegno, sfumava i colori e dosava l’acqua con precisione.
Il loro percorso ha ripreso non solo le antiche decorazioni del Cinquecento, ma anche il
tradizionale metodo di apprendimento in bottega, lo stesso seguito dai grandi: Leonardo Da Vinci, Raffaello e Michelangelo. Solo quando il maestro ritiene che sia arrivato il momento giusto, Cinzia e Monica iniziano a dipingere come vere e proprie artiste. Oggi, anche loro offrono ai nuovi aspiranti ceramisti uno spazio dove imparare e condividere la passione per quest’arte antica.
Artesia e le fantasie da tutto il mondo
Artesia realizza pezzi unici, tutti disegnati a mano libera, ognuno con un tratto diverso, poiché ogni mano ha il suo stile distintivo.

Monica trova ispirazione nei suoi viaggi, dai quali trae nuovi motivi e decorazioni. Le sue creazioni spaziano dall'arte indiana ai fabliaux medievali, dalle
intricate trame degli abiti ecclesiastici fino a soggetti più moderni e influenze dall'arte
contemporanea.
Cinzia, invece, ha una visione completamente diversa. "Le linee contemporanee," afferma,
"sono troppo rigide e statiche per un piatto in maiolica. Nei disegni rinascimentali, invece,
continuo a trovare una ricchezza e una bellezza che non stancano di ispirarmi."
Spazi condivisi, così sopravvive l'artigianato
Nel tempo, il laboratorio Artesia è diventato anche una vetrina per altri artigiani emergenti, che espongono e vendono le loro prime creazioni nello spazio di Cinzia e Monica. Il concetto di spazio è fondamentale in questa storia.
È offrendo agli artigiani un luogo accessibile, visibile e sostenibile dove mettere in mostra i propri prodotti a soddisfare le aspettative dei turisti che visitano i piccoli borghi italiani e cercano il vero Made in Italy.
L'artigianato mette in risalto la bellezza del territorio, e chi visita l’Italia non può che apprezzare anche l’eccellenza di queste piccole botteghe di paese.