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Beevaio è una piccola (neanche tanto) oasi verde dedicata alle api, animali preziosi e in pericolo di estinzione. Siamo a Congiunti, in provincia di Pescara, dove un gruppo di persone, armate di incrollabile forza di volontà, ha deciso di dedicarsi alla riqualificazione di un ex vivaio forestale per creare un parco dedicato ad esse, scegliendo piante mellifere e adottando un tipo di coltivazione completamente biologica nel rispetto dell’ambiente e delle api.
Come nasce l’idea di creare il Beevaio? Questo parco dedicato alle api?
Il progetto del Beevaio è nato insieme all'idea di recuperare un ex vivaio forestale, usato per la ripopolazione boschiva e in abbandono da ormai dieci anni; abbiamo pensato di utilizzarlo per dare alle api la possibilità di vivere e lavorare in un ambiente sano. Un progetto sicuramente non facile da concretizzare, perché siamo in natura e, un luogo abbandonato per 10 anni richiede una mole di lavoro molto alta per riportarlo a una condizione ideale, però ci stiamo impegnando al massimo per offrire alle api questa opportunità.
Raccontaci qualcosa della cooperativa sociale “Insieme si può”
La cooperativa sociale “Insieme si può” nasce nel 2011 con l'obiettivo di dare alle persone svantaggiate un'opportunità lavorativa; le prime attività erano orientate verso il reinserimento lavorativo all’interno dei comuni locali, partecipando a gare d’appalto e prestando servizio presso questi ultimi. Però, dopo dieci anni, abbiamo notato che lavorare con le gare d’appalto stava diventando complicato e abbiamo deciso di cambiare direzione, orientandosi verso un lavoro più naturale e costruendo una cosa completamente nostra. È così che abbiamo deciso di creare il Beevaio, riqualificando questo vivaio e dedicarci alle api.
Di tanto in tanto, i giornali si ricordano di parlare di “emergenza api”, per poi tornare a dimenticarsene. Ma qual è veramente la situazione delle api oggi?
Le api stanno passando un momento davvero difficile a causa di tutti i pesticidi utilizzati nelle coltivazioni, pesticidi che poi ovviamente fanno male anche a noi. Noi a Beevaio non li utilizziamo e pensavamo che undici ettari di terra bastassero per fare stare bene le nostre api. Invece ci siamo resi conto che, nei momenti intensi di coltivazione di ortaggi o frutta, abbiamo una grande moria di api perché purtroppo loro risentono molto dell’uso di pesticidi. Quindi stiamo cercando di trovare un compromesso operando degli spostamenti, in base ai periodi di maggiore utilizzo di prodotti chimici nelle coltivazioni della zona.
Dicevi che al Beevaio non utilizzate pesticidi, quindi qual è il vostro rapporto con i prodotti chimici utilizzati in agricoltura?
Basta guardarsi intorno per capirlo: siamo nel nostro vivaio e, nonostante la costante pulizia a mano, qui crescono erbacce, canne e tutte quello che di spontaneo può nascere perché noi al Beevaio non usiamo pesticidi né prodotti chimici di alcun genere e la natura ovviamente prende il sopravvento. Questo noi lo facciamo per aiutare le api a sopravvivere, perché loro risentono molto dell'uso di queste sostanze chimiche e ci troviamo ad affrontare il problema della moria delle api proprio a causa del loro uso sfrenato. Sarebbe ora di cambiare la nostra mentalità e il nostro metodo di consumo degli alimenti, per aiutare le api e noi stessi a stare meglio.
Cos’altro fate di concreto per aiutare le api?
Al Beevaio ci stiamo impegnando per sostituire le piante un tempo coltivate in questo vivaio con altre che aiutino le api e il loro pascolo. Quindi cerchiamo di inserire piante con fioriture precoci o tardive e anche mellifere, ossia capaci di offrire una produzione di miele abbastanza alta. Per esempio la Evodia, chiamata anche albero del miele, ma come la Evodia ce ne sono tante altre, più comuni: l’erba cipollina, il timo, il rosmarino, il basilico, la salvia, la menta; piante aromatiche che aiutano sempre le api e la loro produzione di miele e che conferiscono a quest’ultimo un sapore molto aromatico, cosa che nel miele industriale non riscontriamo. Infatti, nel mercato, troviamo mieli molto molto dolci però carenti a livello di sapori.
Al Beevaio non solo piante tradizionali, ma anche nuove idee che potrebbero aiutare la salvaguardia dell’ambiente oltre che delle api
Tra le altre piante che abbiamo deciso di introdurre al Beevaio c’è la paulownia tomentosa, una pianta a crescita rapida, utilizzabile anche per la produzione di legna, caratterizzata da una fioritura precoce. Fiorisce prima dell’acacia e questo significa che, al momento di svernare, se le api trovano un bel campo di paulownia possono utilizzare i suoi fiori per uscire dall'inverno e prepararsi alla primavera costruendo un esercito forte pronto per il momento della fioritura dell’acacia e in previsione della stagione di raccolta. Una pianta a crescita veloce, può crescere anche tre metri l'anno e che, quindi, in poco tempo può offrire un’importante produzione di legna. Questo è il nostro piccolo contributo per l'ambiente. Evitando il taglio di piante a crescita lenta possiamo aiutare le api con la fioritura precoce.
Poi, ai 6 ettari di vivaio recintati, abbiamo aggiunto cinque ettari coltivati a facelia, una delle piante più produttive a livello mellifero. Questa pianta dà circa 1.200 kg per ettaro quindi è molto produttiva ed è anche una pianta che, con le sue radici, aiuta il terreno a ridiventare fertile producendo molto azoto. Il risultato è un miele molto chiaro, simile a quello di acacia che è un miele molto apprezzato e profumato.
Tra i tanti progetti che portate avanti all’interno del Beevaio ce n’è uno molto particolare legato alla canapa sativa. Puoi parlarmene?
Tra i tanti progetti del Beevaio c'è anche la coltivazione della Canapa sativa, resa legale grazie ad una legge 2016, legge che però andrebbe sistemata indicando la destinazione d'uso dei prodotti derivati dalla canapa. Quindi ci stiamo impegnando nello sviluppo di questi nuovi progetti e di nuove idee, con la speranza che il governo ci aiuti a portarle avanti, come sta facendo del resto in tutta Europa. Anche perché è ormai acclarato che si tratta di una pianta dai molteplici benefici, come lo sviluppo della bioplastica di canapa che potrebbe sostituire la plastica con tutti i suoi problemi di inquinamento.
Quali prodotti realizzate?
Oltre a produrre miele, al Beevaio nel periodo primaverile vendiamo sciami di api; come sapete, verso aprile maggio le api soffrono di “febbre sciamatoria”, si riproducono talmente tanto che le famiglie si separano e si sdoppiano. Dunque, per non fare andare via queste api, le vendiamo ad altri apicoltori in modo da avvicinare le persone al mondo dell’apicoltura e renderla anche economicamente sostenibile.
Producete anche olio d'oliva e vari prodotti derivati alla canapa come birra alla canapa, fiori, olio di semi di canapa, olio al cbd
Per quanto riguarda l’olio di oliva, sosteniamo una politica un po' radicale, infatti non usiamo pesticidi o concimi e ci accontentiamo di raccogliere quello che la pianta ci dà. Ovviamente i nostri ulivi al Beevaio non sono belli, verdi o folti come tante piante che vediamo in giro, però il sapore delle nostre olive è unico. Questo perché quando si utilizzano sostanze chimiche su una pianta troviamo un cambio di sapore nel frutto dato che aumenta l'acidità e il retrogusto è diverso. Il nostro prodotto invece mantiene una qualità alta, ma una bassa produttività. Anche per quanto concerne la famigerata mosca dell'olivo io personalmente preferisco mangiare un ulivo con il verme piuttosto che uno con il pesticida. Basterebbe raccogliere il frutto un pochino prima per non farlo rovinare e almeno sapremo di mangiare un olio di oliva pulito al 100%.
Quali progetti ci sono per il futuro del Beevaio?
A primavera abbiamo intenzione di fare ripartire il progetto del Beevaio “Adotta un’arnia” che avevamo interrotto per problemi di produttività delle arnie. Quindi chiunque voglia adottare un'arnia e avere un ritorno di miele naturale ci potrà contattare. Poi vorremmo iniziare ad organizzare delle visite guidate presso il nostro vivaio in modo da mostrare ai ragazzi l'attività dell'apicoltura e della coltivazione di piante che aiutano le api.
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