A Narni, nel cuore dell'Umbria, crocevia di tradizioni artigiane che affondano le radici in secoli di cultura, LaQuercia21, con i suoi pezzi unici di falegnameria, incarna artigianalità e design in un’armoniosa alternanza di forme e colori.
Fondata nel 2010 da Nicola e Luca, cugini e soci, si distingue nel panorama della falegnameria per la sua filosofia improntata sulla creazione di pezzi unici che raccontino storie, mescolando il recupero del legno con il design contemporaneo.
In un contesto in cui la produzione industriale ha preso il sopravvento, Luca e Nicola si fanno portavoce di una visione che riscopre la bellezza della lavorazione manuale, combinata con tecniche innovative, sperimentate negli anni, unite a materiali di alta qualità.
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Quando e come è nata LaQuercia21?
La nostra non è un'attività ereditata dalla famiglia, non abbiamo padri o nonni falegnami, entrambi abbiamo fatto una scuola di falegnameria a Città di Castello e aperto due laboratori, io in Sabina e Nicola a Narni.
Nel 2010 ci siamo uniti fondando La Quercia21. Qui esistevano falegnamerie e produzioni di mobili ma di carattere più industriale; noi volevamo una cosa che mixasse restauro e invenzione di pezzi nuovi, mischiando tecniche, per realizzare oggetti che raccontassero storie nuove.
Il primo format è nato un po’ per gioco, per sperimentare liberamente tecniche, materiali, colori. Era la collezione “Pupazzi”, diventata poi un nostro fiore all’occhiello, un segno distintivo. Ne abbiamo realizzati tanti, pezzi unici, caratterizzati dal fatto di essere mobili mediamente piccoli che giocano tra la funzionalità del design e la creazione artistica, quindi, è in assoluto il campo più libero della nostra produzione.
È cambiato qualcosa nel vostro modo di produrre in questi quattordici anni?
Abbiamo iniziato con un laboratorio di falegnameria molto semplice: ci piaceva lavorare in maniera tradizionale, non ci interessavano le macchine a controllo numerico e similari.
Nel tempo abbiamo comprato dispositivi per lavorare pezzi più grandi e in un certo senso è stata un'evoluzione, però continuiamo a preferire il lavoro più manuale, anche perché non ripetiamo mai uno stesso identico oggetto.
Poi ci sono le persone: qui, oltre a noi, lavorano da anni Matteo, Bunja e Michele. Ormai formiamo una squadra che è anche un po’ famiglia!
Che prodotti realizza LaQuercia21 e come?

La produzione si divide in due filoni: i pezzi unici, progettati liberamente, che vendiamo nel nostro negozio online, che servono anche come prototipi per sperimentare le lavorazioni che poi proponiamo anche su misura che è l’altro filone e riguarda ogni elemento d’arredo possibile, dall’intero concept, di abitazioni o locali commerciali, a singoli pezzi.
Dai comodini alle cucine su misura, armadi, soggiorni, dispense, credenze, librerie, per esempio in ferro e legno, pareti attrezzate, che sono un'area in cui abbiamo sperimentato tanto ottenendo soluzioni molto originali.
Nel tempo abbiamo avuto modo di testare e affinare tecniche e modalità di lavorazione e alcune sono diventate nostri cavalli di battaglia come l’uso di legno di recupero o del legno massello nelle sue varie essenze, l’utilizzo delle resine e dei microcementi, per fare delle superfici particolari, alternative alle laccature tradizionali.
E il progetto del pezzo da realizzare?
Noi non siamo architetti, siamo falegnami. Negli anni abbiamo imparato a utilizzare i software 3D per rappresentare ai clienti i progetti degli oggetti da realizzare, perché di fatto, ciò che lui compra ancora non esiste.
La progettazione è una dialettica con il cliente che diventa protagonista e spesso è lui che lancia le idee ed è anche accaduto che alcune di queste siano state prototipizzate da noi e poi utilizzate per creare delle collezioni.
Così è accaduto per le nostre dispense: il cliente ha disegnato la “versione 0”, noi l'abbiamo elaborata, il modello ha funzionato tantissimo, e ne abbiamo prodotte tante varianti rendendolo uno dei nostri prodotti più ricercati. I nostri pezzi sono un mix della creatività nostra e dei nostri committenti.
Quali sono le criticità riscontrate in fase di realizzazione dei vostri prodotti?

Lavorando in maniera completamente artigianale è capitato che il passaggio dal progetto alla realizzazione non fosse così semplice, soprattutto su disegni con angoli non retti, quindi le soluzioni “usuali” non bastavano. Chi disegna spesso non ha dimestichezza con la fase di realizzazione e con le sue difficoltà, un artigiano trova man mano le soluzioni (ma a volte ci mette dei giorni!).
La cosa più bella è l’incontro e il dialogo tra le due fasi: anche la parte costruttiva ha una sua dignità, non è solo funzionale al disegno ma può interagire dialetticamente con questo!
È un po’ il passaggio chiave del rapporto tra falegname e architetto, tra manualità e progetto: spesso un architetto non sa quale sia il lavoro necessario per realizzare un disegno; noi, avendo fatto la strada opposta, disegnando sappiamo già cosa si può fare, quante ore richiederà, quali saranno la difficoltà e quanto funzionerà.
Cionondimeno l’interazione con gli architetti ha regalato soluzioni interessanti soprattutto a coloro che non cercavano di trasformare i nostri lavori ma li inserivano in contesti più ampi mostrando anche a noi le loro effettive potenzialità.
Falegname = legno ma che tipo di legno? E poi: solo legno?
Utilizziamo legno nuovo ma anche legno di recupero che reperiamo, per esempio, da porte vecchie o antiche, talvolta anche colorate con finiture tipiche di epoche passate, smontandole e ricomponendole per fare dei piani, oppure tagliando una parte molto fine della superficie, la più bella, e facendo gli intarsi, realizziamo delle composizioni.
E poi combiniamo gli elementi: ultimamente è nata “Minimalinea” unendo al legno il linoleum, un materiale naturale al 100% che apporta quella parte di contemporaneità, modernità e colore che crea una bella interazione e dà vita a un oggetto completamente naturale.
Esprimete un desiderio per LaQuercia21
Saremmo contenti di continuare a proporre cose nuove avendo il tempo per sviluppare anche nuove collezioni, cosa per noi più difficile perché, proprio per la nostra dimensione artigianale, lavoriamo su tante idee contemporaneamente e quindi concentrarsi sullo sviluppo di una collezione è più impegnativo. Più tempo ci consentirebbe un lavoro anche più approfondito su alcuni pezzi, potendoli pensare in maniera più organica e completa.
L’incontro con Luca e Nicola di LaQuercia21 rappresenta un perfetto esempio di come l'artigianato e il design contemporaneo possano convergere realizzando, con mani sapienti e menti appassionate, pezzi unici e su misura.
Ogni creazione è un racconto che nasce dalla fusione di tradizione e innovazione, mettendo al centro la qualità e la sostenibilità grazie all’utilizzo di legno di recupero unito a tanta creatività e voglia di sperimentare.
Nel panorama attuale, dove la produzione industriale domina, sono realtà come queste a ricordarci che l'artigianato Made in Italy è una risorsa, un valore, capace di preservare e valorizzare un patrimonio culturale che vanta secoli di storia. E così un oggetto non è più un semplice oggetto: è un legame profondo con la tradizione con lo sguardo dritto al futuro del design italiano.