Prima di raggiungere l’azienda Ponzani, a Nerola, in provincia di Roma, allunghiamo il tragitto e arriviamo a Zoppola in provincia di Pordenone. Lì, tra i rigoli della rigogliosa terra friulana, è nato Sandro insieme ai suoi sogni. Lì si è formato con l’obiettivo di costruire un’azienda agricola, dedicata all’olivicoltura.
Perché proprio tra le olive?
Perché le radici, nonostante le distanze, rimangono vive. Così il papà di Sandro, Vincenzo Ponzani, nativo di Nerola, ha sempre sentito il richiamo della sua terra, degli ulivi nei campi dove un tempo si giocava. Spesso tornava con la sua famiglia, con Sandro che trascorreva i giorni di vacanza sui dolci tratti collinari ricchi delle
pregiate olive sabine. Così il sogno di papà Vincenzo di tornare e di dedicarsi all’olivicoltura ha incontrato quello di Marco che già in terra friulana ha seguito la sua vocazione legata all’agricoltura.
Una scelta coraggiosa portata avanti con passione e professionalità e che quest’anno festeggia i suoi primi dieci anni. Un tempo nel quale si è pazientemente costruito cercando di offrire sempre il meglio: attraverso lo studio, l’aggiornamento, la cura delle varietà di olive poi trasformate nell’olio certificato Sabina Dop.
Dunque, abbiamo ripreso la strada che sale verso il borgo di Nerola, nei cui pressi troviamo l’azienda Ponzani e il titolare Sandro che ci accoglie per raccontarci il suo bel viaggio che continua insieme ai suoi sogni.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Bentrovato Sandro, quando e come nasce l’azienda Agricola Ponzani?
Nasce nel 2014: quest’anno festeggiamo i nostri primi 10 anni. Nasce da un sogno: mio e di mio padre Vincenzo che ha sempre desiderato intraprendere un’attività legata all’agricoltura, in particolare, essendo originario Nerola, all’olivicoltura.
Anch’io mi sono appassionato a questo mondo: infatti provengo da una formazione universitaria (Agraria all’Università degli Studi di Udine) che mi ha dato buone basi per capire come far crescere il mio lavoro nel rispetto dell’habitat. Sono passati dieci anni dal nostro trasferimento in provincia di Roma, a Nerola, nel cuore della Sabina, dove produciamo olio certificato Sabina Dop: a garanzia e tutela del nostro olio. L’azienda si compone di dodici ettari con circa tremila piante in gestione dislocate nel Comune di Nerola. Lasciare la terra dove sono nato è stata una bella scommessa: oggi posso dire che ne è valsa la pena e che le mie radici – friulane e sabine – mi offrono l’opportunità di stare qui ma anche di far conoscere questa meravigliosa coltura in luoghi più lontani.
Facciamo una passeggiata tra i vostri oliveti: quali sono le maggiori peculiarità?
Siamo in un territorio collinare, fattore che incide sulla produzione di un olio con determinate peculiarità che dipendono anche dalla varietà: costituita maggiormente da carboncella che ben si adatta alla tipologia di territorio e al clima piuttosto arido e secco.
Gli oliveti hanno una densità media di 250 piante a ettaro, per un totale di quasi tremila piante che vanno dai più recenti ai secolari: con un’età compresa tra i due e i cento anni. L’azienda è composta da più appezzamenti: aspetto che ci permette di avere piccole differenze nella produzione olearia. Infatti, le specifiche caratteristiche di ogni terreno – più o meno arido – determinano la presenza di una varietà rispetto ad un’altra e quindi la possibilità di realizzare prodotti differenziati.
Sandro, parliamo delle caratteristiche principali che contraddistinguono l’olio Ponzani…
Il nostro olio è certificato Sabina Dop, è quello classico sabino con le sue inconfondibili peculiarità: fruttato medio legato alla presenza della carboncella, note erbacee con il classico sentore di carciofo, componente aromatica persistente e una certa piccantezza dovuta anche alla precocità della raccolta. Noi, infatti, cerchiamo di anticiparla ai primi di ottobre per poter avere un prodotto con determinate caratteristiche che rimangano stabili nel tempo. Inoltre, filtrandolo e mettendolo sotto azoto, lontano dalla luce, riusciamo a garantire la conservazione delle sue peculiarità per tutta la durata dello shelf life del prodotto. Ha un colore giallo verde con tipici riflessi verdognoli.
Vedo sul tavolo una bottiglia un po’ diversa: c’è scritto Margherita…
Oltre all’olio Sabina Dop, abbiamo recentemente prodotto anche un monovarietale di carboncella: un olio extravergine ottenuto al cento per cento da una sola tipologia di olive. Quindi è caratterizzato da una componente aromatica più persistente, più intensa rispetto al Sabina Dop. Lo abbiamo dedicato alla mia bimba di pochi mesi, Margherita, che già lo mangia con gusto.
La raccolta delle olive ha sempre un certo fascino così come la spremitura. Ma dietro a questo c’è un più ampio e paziente lavoro: vuoi illustrarci le diverse fasi che portano a questi “riflessi verdognoli”?
Cominciamo con la potatura che si fa a gennaio-marzo. Noi utilizziamo la forma di allevamento vaso policonico perché permette di gestire molto bene sia la potatura sia la raccolta sia eventuali trattamenti fitosanitari che garantiscono una copertura ottimale della pianta. E’ davvero basilare che l’oliva sia sana per avere e offrire qualità. Gli oliveti in parte vengono gestiti senza la lavorazione del suolo, quindi solo con la trinciatura; in parte con una leggera erpicatura per non compromettere la sostanza organica all’interno del terreno. Come già detto durante il corso dell’anno seguiamo anche l’eventuale lotta fitosanitaria per garantire la massima sanità dell’oliva.
Sebbene non siamo certificati, cerchiamo di seguire metodi biologici in modo da avere un basso impatto ambientale. Inoltre, per ridurre i trattamenti e avere una più eccelsa qualità raccogliamo precocemente: iniziamo verso i primi di ottobre anche perché le stagioni si stanno sempre più allungando e il caldo si fa sentire ben oltre la metà di ottobre. In tal modo evitiamo anche il periodo della pioggia che andrebbe a
lederne la qualità.
La lavorazione avviene per conto terzi nel vicino Comune di Moricone, in un frantoio che ci restituisce il prodotto nella stessa giornata. Arrivato nel nostro laboratorio, il prodotto viene immediatamente filtrato e stoccato nei silos sotto battente di azoto in modo tale da evitare l’ossigenazione e il contatto con la luce che lo degraderebbero. In tal modo ne garantiamo la qualità.
Entriamo nel merito della certificazione Sabina Dop: cosa garantisce?
La certificazione Sabine Dop vuol dire che la nostra azienda ricade in uno dei Comuni che fanno parte del Consorzio Sabina Dop: a tutela della provenienza delle olive. Non solo la coltivazione deve avvenire all’interno di uno dei territori certificati ma anche la lavorazione e quindi il frantoio. Inoltre, esiste un disciplinare che garantisce il rispetto dei parametri organolettici e quindi l’assenza di difetti e l’acidità totale che non deve superare i 0,6 grammi di acido oleico per cento grammi di olio. Un marchio a garanzia del consumatore finale sulla provenienza e sulla lavorazione delle olive.
Sandro, dove possiamo trovare questa eccellenza Made in Italy?
Effettuiamo una vendita diretta qui, in azienda, e anche nella rivendita in Friuli, a Zoppola, dove è molto apprezzato e ricercato. Si può richiedere anche attraverso il nostro sito internet dove è possibile rintracciare i nostri contatti e, previa telefonata o email, possiamo organizzare un’eventuale spedizione. Inoltre, sono ben lieto di annunciare che da quest’anno è partita la vendita anche in Giappone.
Progetti futuri?
Desideriamo chiudere la filiera con la realizzazione di un frantoio per uso aziendale e una rivendita. Così potremo sia lavorare le nostre olive sia far vedere al cliente finale tutti i diversi procedimenti che accompagnano la produzione dell’olio. In tal modo vorremmo dare risalto anche alla rappresentazione stessa del nostro prodotto. E’ una bella sfida: sicuramente impegnativa e costosa! Ma troveremo una soluzione per arrivare al traguardo che non è mai una fine.
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