VagaMè – Abiti Trasformabili, la sartoria che ridefinisce l’abbigliamento

Articolo di Annalisa Tortora

Nel cuore verde dell'Italia fiorisce una tradizione tessile che affonda le sue radici nel passato ma non smette di evolversi e adattarsi alle esigenze moderne. Questo angolo di paradiso è noto per i suoi paesaggi mozzafiato e il patrimonio storico-artistico, ma anche per l'eccellenza del suo artigianato. Qui sapienti mani continuano a raccontare storie di passione, maestria e innovazione. A Spoleto si distingue una sartoria che ha saputo coniugare la tradizione del Made in Italy con le esigenze del vivere contemporaneo: VagaMè – Abiti trasformabili. Questa piccola ma dinamica realtà artigianale, guidata da Federica e Pamela Agostini, si è posta l'obiettivo ambizioso di reinventare l'abbigliamento, proponendo capi versatili, adatti a diverse occasioni, senza rinunciare alla qualità dei tessuti e alla cura dei dettagli.

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


Quando, come e da chi nasce questa attività? 

Nel 2013 è nato il nostro brand, Vagamè - Abiti trasformabil, una realtà artigianale che idea, progetta e realizza abbigliamento multifunzionale, ossia, abiti che si possono utilizzare in diverse maniere. Immagina di indossare un abito e poterlo sfruttare come gonna, maglia a manica lunga o coprispalle: all'interno di un solo abito ce ne sono tanti! L’idea nasce per soddisfare un bisogno: io – Federica - vivevo all'estero, viaggiavo molto, avevo sempre la valigia pronta e cercavo un abbigliamento comodo e veloce, che si adattasse alle diverse situazioni della giornata. Ho cercato tanto, ma non c’erano capi che si prestassero alla mia esigenza, da qui l’idea.

Mentre Federica girava il mondo – dice Pamela - io facevo studi di moda e mi stavo interessando all'accessorio multifunzionale. Sono state due idee che si sono incontrate, una per necessità l’altra per curiosità e in qualche modo vena creativa e così è nata VagaMè.



Raccontatemi la vostra produzione

Ci occupiamo principalmente dell'ideazione e realizzazione di capi trasformabili, come, ad esempio, Bloom, un abito che presenta cinque trasformazioni, la più sensazionale lo vede trasformarsi da vestito longuette smanicato ad abito corto con la manica lunga. Oppure c’è Aikido, un pantalone dalle influenze giapponesi che diventerà dieci cose diverse, da tuta con scollatura incrociata a coprispalle a maniche lunghe. Oppure c’è il gilet Movida, il nostro primissimo capo, con cui abbiamo vinto il primo premio ad un evento a Firenze, tanti anni fa. Questi sono solo alcuni esempi degli abiti multifunzionali che realizziamo nel nostro laboratorio. Solo recentemente abbiamo aperto la nostra produzione anche a modelli più classici, non trasformabili. 

Cosa caratterizza i vostri abiti e la vostra attività? Oltre alle trasformazioni, ovviamente!

Produciamo in maniera artigianale e ci inseriamo nel contesto dello slow fashion, che si contrappone al fast fashion: utilizziamo materie prime naturali e sostenibili e qualora così non fosse produciamo una quantità molto limitata di capi, immettendo sul mercato prodotti che esulano dalle tendenze stagionali della moda, destinati a durare sul lungo termine. Quello che ci contraddistingue è la ricerca di tessuti anche quando lavoriamo su pezzi non trasformabili, per imprimere un carattere forte, deciso, riconoscibile e riconducibile al nostro brand. La selezione dei tessuti è una delle cose su cui ci focalizziamo maggiormente. Giriamo il Paese per rispondere al nostro fabbisogno produttivo, scegliendo quanto più possibile tessuti naturali e per lo più, sovrapproduzioni di case di moda più grandi di noi, a conferma dell’imprinting di sostenibilità che da sempre ha VagaMè. Nella nostra sartoria è possibile trovare un lino solitamente usato per la moda maschile come un cotone glitterato, tulle ricamato, fibra di eucalipto, seta, tulle unito a viscosa per un effetto spalmato e iridescente. 

Come nasce un abito trasformabile?

Immagina di risolvere un sistema! Tante cose che devono trovare un equilibrio dal punto di vista dell’utilità e insieme, a livello pratico, le misure devono tornare! Un esempio? Spesso nei nostri abiti la misura della vita deve poter essere anche la misura della scollatura; questo implica l’esigenza di realizzare un prodotto che sia non solo funzionale ma anche bello e calzante in ogni sua rappresentazione. È un gioco di bilancia in cui si trova l’equilibrio grazie alla sperimentazione e per questo realizziamo tantissimi prototipi. Se dovessi indicarti dei passaggi salienti posso dirti che prima di tutto l’abito si immagina (di solito di notte e spesso a occhi chiusi!), poi si realizza su carta, usando tecniche di modellistica tradizionale e così cerchiamo di intrecciare le cose per tirar fuori un abito che funzioni in tutte le sue sfaccettature. L’idea di un abito nasce anche dalle esigenze delle donne: la nostra vendita è principalmente fisica, c’è chi ha bisogno di coprire alcune parti del corpo o valorizzarne altre o avere l'abito esatto per un’occasione e queste necessità, spesso, ricorrono in altre donne. Quindi possiamo dire che anche dall’ascolto nascono i modelli.



Qual è il prodotto che la clientela predilige maggiormente e secondo voi perchè?

Se proprio dovessimo identificare modelli che stimolano di più la creatività e si adattano a più forme e utilizzi (e per questo sono tra i più richiesti) sono quelli che ti dicevo prima, Aikido e Bloom. Poi in sartoria abbiamo tantissimi cartamodelli con “trasformazioni” diverse che presto andranno in produzione. Inoltre ci sono gli accessori: l'idea degli abiti trasformabili è venuta per risolvere un'esigenza, oggi, continuiamo su quella strada inventando soluzioni, per esempio, con le spille calamita, double faces, utilissime per fissare stole, giacche e gilet ed essere facilmente abbinabili per colori e fantasie. 

Cosa c’è nel futuro di VagaMè?

Nel nostro futuro ci sono principalmente due obiettivi: prima di tutto vogliamo portare questo nostro progetto fuori dai confini del nostro Paese. Il secondo obiettivo è aprire un altro punto vendita; infatti, stiamo già cercando la location adatta ad ospitarci!






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