Nel suggestivo centro storico di Lecce, tra le strette vie che un tempo ospitavano antiche botteghe artigiane, sorge Artefatto Gioielli, un laboratorio orafo fondato dai fratelli Angelo e Francesco Donadeo. Con oltre un decennio di esperienza nel settore, Artefatto Gioielli non è solo uno spazio dedicato alla creazione di gioielli, ma un autentico scrigno di arte e tradizione.
Il laboratorio nasce dalla profonda passione dei fratelli Donadeo per l'antico mestiere orafo. Qui ogni gioiello diventa un'opera d'arte, frutto di un lavoro artigianale che unisce maestria tecnica e creatività visionaria. Situato in un contesto che respira storia e tradizione, Artefatto Gioielli rappresenta l'incarnazione perfetta del connubio tra antiche tecniche artigianali e design contemporaneo.
Non è solo un laboratorio, ma un ponte tra passato e futuro dell'oreficeria. Ogni pezzo creato qui è unico, portatore di una storia e di un'identità che si riflettono nei dettagli finemente lavorati. Questo approccio artigianale non solo preserva le antiche tradizioni, ma le reinterpreta in chiave moderna, offrendo gioielli che sono veri e propri testimoni dell'eccellenza del made in Italy.
La filosofia di Artefatto si basa sull'impegno per la qualità e sull'originalità dei suoi prodotti. Ogni gioiello è realizzato con materiali pregiati e con un'attenzione meticolosa ai dettagli, garantendo non solo bellezza estetica ma anche durabilità nel tempo. Qui, l'artigianato diventa un'esperienza sensoriale, in cui ogni creazione è pensata per emozionare e lasciare un segno indelebile.
Se siete alla ricerca di un gioiello che vada oltre il semplice accessorio, Artefatto Gioielli è il luogo ideale dove scoprire il vero significato di artigianato d'eccellenza.
Angelo Donadeo ci ha accolti nel suo negozio-laboratorio, in via Euippa 1 B a Lecce, raccontandoci la storia delle sue creazioni uniche e svelandoci come tradizione e innovazione si incontrano per dar vita a gioielli destinati a essere tramandati di generazione in generazione.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Grazie innanzitutto per l'ospitalità. Siamo in un laboratorio orafo artigianale nel cuore di Lecce, Artefatto Gioielli: come nasce il progetto? Ci racconti la storia della sua attività.
Io ho fatto l'Istituto d'Arte a Grottaglie, sezione Metalli e Oreficeria. Dopo il diploma sono partito per Napoli dove ho fatto un corso di due anni, lavorando nel capoluogo campano. Mi sono poi trasferito a Vicenza dove ho lavorato in aziende artigiane che si occupavano di alta
gioielleria. Ad un certo punto ho deciso di ritornare giù al Sud e di aprire la mia attività dopo aver fatto un po' di esperienze in giro.
Come nasce l'idea che porta, da zero, alla creazione di un gioiello unico?
Questa è una bella domanda. C'è innanzitutto un pensiero, qualcosa che uno vuole esprimere, che vuole far vedere al cliente o a chi guarda l'oggetto. C'è poi tutta la parte relativa allo studio del disegno, della semplificazione, della scelta dei materiali ed anche dei volumi, poiché un oggetto deve essere anche abbastanza portabile. Se parliamo di gioielleria non da sfilata deve essere utilizzabile anche tutti i giorni.
Quali sono i materiali impiegati e le principali fasi di lavorazione che portano al prodotto finito?
I materiali impiegati sono l'argento, l'oro, ogni tanto anche il bronzo. Mi è capitato anche di lavorare anche il ferro, incidere qualche pietra dura. Sulle pietre c'è una grandissima varietà in base al colore ed a quello che uno vuole realizzare. Di materiali innovativi non ce ne sono, sono questi che si utilizzano da oltre duemila anni.
Nel mio lavoro c'è qualcosa che richiama la simbologia. Sono tutti oggetti che nascono dalla voglia di indossare una sorta di amuleto che va ad esprimere la propria interiorità. Per questo lavoro molto spesso su commissione, quindi sviluppo disegni e pensieri del cliente.
Come unisce le tradizioni del passato con il design moderno riuscendo comunque a dare vita ad un artigianato di alta qualità?
Il mercato purtroppo, ti porta a farlo per forza. Pensare di dover realizzare un anello a mano come si faceva negli anni Sessanta, sì, è fattibile, ma i costi di produzione sono così alti che non è possibile stare dietro. Io utilizzo, ad esempio, la stampante 3D da poco. Quindi unisco - grazie agli studi fatti - ciò che era la gioielleria del passato alla stampa 3D per agevolare il
processo di lavorazione e abbreviare anche i tempi.
In qualità di artigiano, ha un progetto per il futuro che ti piacerebbe ancora realizzare?
Ancora non ho fatto niente (sorride, ndr), quindi mi piacerebbe continuare così!
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