L’immenso terreno dove quotidianamente alterna il ruolo di albergatore, ristoratore e imprenditore agricolo lo ha ereditato addirittura dai nonni dei suoi nonni. È una storia che risale addirittura a prima dell’unità d’Italia quella dell’azienda agricola Ridocco, che Giovanni Lo bue da quasi trent’anni ha fatto diventare anche un agriturismo con stanze, ristorante e piscina, conteso dai turisti stranieri di tutto il mondo. Qui ogni anno si raccolgono le olive da spremere, si raccoglie il grano in funzione delle stagioni e si allevano mucche destinate al macello.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Giovanni Lo Bue, può raccontarci in poche parole la storia di questa azienda?
«L’azienda agricola Ridocco nasce nel 1837 dai nonni dei miei nonni ed è stato ereditato generazione dopo generazione, fino a oggi con me e mio fratello. Siamo da sempre specializzati in produzione di olive, e di cereali, ma anche nell’allevamento zootecnico».
In cosa siete specializzati?
«Siamo imprenditori agricoli diretti e ci dedichiamo principalmente alla produzione di olive, da cui traiamo olio che vendiamo ai clienti del nostro agriturismo o a esterni. Sia i vitelli per la zootecnica, che il frumento li vendiamo a commercianti di questa area territoriale».
C’e un servizio di punta di quest’azienda?
«L’agriturismo, voluto da mia madre nel 2006. I nostri clienti provengono principalmente da belgio, iolanda e Inghilterra. La nostra non è un’offerta da grandi resort. Abbiamo 14 posti letto e 20 per la cena. Noi più che clienti abbiamo ospiti a cui fare conoscere l’accoglienza tutta siciliana».
Come si svolge la sua giornata lavorativa?
«È varia. Nel periodo estivo è incentrata sull’agriturismo e l’interazione con gli ospiti. Poi mi occupo dell’azienda agricola, con tutte le sue sezuoni e problematiche. Non ci si annoia sicuramente».
Che progetti avete per il futuro?
«Siamo proiettati sull’agriturismo, perché l’attività agricola conviene sempre meno. A meno che non ci siano delle svolte nella politica europea, scegliamo di puntare sul turismo».
Intanto, proprio grazie ai finanziamenti provenienti dalle istituzioni di Bruxelles, Giovanni, che chiuderà l’agriturismo nel periodo invernale, può festeggiare in questi giorni il finanziamento dei lavori per rendere più agevole la strada interpoderale che porta alla sua azienda agricola. Finalmente i turisti potranno arrivare qui in tranquillità e senza buche.
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