Si autodefinisce “ultimo dei ceroplasti siciliani in attività” Luigi Arini, artigiano della cera e responsabile di Domus Artis, bottega in vicolo Casa Professa a Palermo, dove nascono o riprendono vita, grazie alla tecnica del restauro, rappresentazioni in cera che vanno dai presepi ai Gesù Bambino, passando per le Madonne. Tutte cose create secondo gli antichi canoni dell’artigianato sacro. Qui le famiglie si rivolgono per chiedere o di restaurare i propri oggetti in cera o di comprare piccole o grandi statue di Gesù da piazzare in casa. Non solo. Da qui passano anche i sacerdoti per commissionare restauri delle statue in cera delle principali chiese di Palermo, ma anche di Milano o Roma. Un lavoro delicatissimo, su commissione, su oggetti che hanno dai cento ai 400 anni.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Come nasce la decisione di creare il marchio Kobi ?
Sono Giuseppe Cioffi, e sono uno dei tre soci fondatori del birrificio Kobi di Napoli. Il nostro marchio, nasce dal sogno del maestro birraio Valerio Ferlito, coadiuvato dal prezioso contributo tecnico apportato da Fabrizio Esposito. La nostra amicizia, risale ai primi anni 2000, quando decidemmo in fase embrionale di intraprendere questa avventura. Il 2020 , è l' anno di fondazione del birrificio, che ad oggi produce ben sei etichette di birra. Una Blonde Ale, molto leggera e dal colore chiaro, due birre luppolate APA e IPA, e tre in stile belga, una Saison, una Strong Ale ed una Christmas Edition. Per la Blonde , ci siamo ispirati alla nostra passione per il basket, si tratta di una birra secca ,ideale per qualsiasi tipo di bevuta. Per le birre con luppolo, troviamo dei gusti decisamente più amari, la APA dal sapore erbaceo e resinoso, e la IPA dal sentore maggiormente fruttato. Le belga, sono caratterizzate dal colore scuro, la Saison a gradazione 6,6 dal retrogusto pepato , la Strong Ale dall'animo rosso ma dolce , e infine la Noel a definizione acida ma speziata, pensata per il periodo natalizio.
Ci parli di come avete ideato le vostre etichette?
Oltre alla produzione delle sei etichette, ci occupiamo della realizzazione per conto terzi. Il nostro maestro birrario , insieme al pub di riferimento, crea una ricetta in base alle esigenze del nostro cliente. Attualmente siamo impegnati nella produzione di altre nove linee, che vengono realizzate su apposita richiesta dei nostri fruitori. Come birrificio, cerchiamo di promuovere la conoscenza e la qualità del prodotto, attualmente vengono programmati dei tour all'interno della nostra azienda, dove proponiamo momenti di degustazione alternati alle fasi di lavorazione.
Quali sono le tecniche di lavorazione della vostra birra artigianale?
La birra è un prodotto con ben 3000 anni di storia. Nella sua semplicità, racchiude tanti passaggi artigianali che la rendono speciale. La parte iniziale, prevede la selezione accurata dei cereali, dopo una prima macinazione ,si passa all'estrazione e successivamente all'ammostamento. Dalla quantità di maltosio estratta, capiremo la sua gradazione alcolica. Il processo successivo riguarda l'imbolittura, passaggio fondamentale ai fini della sanificazione e dell'addensamento della birra. Con l'aggiunta del luppolo, potremmo gestire il grado di amarezza del prodotto, ottenendo una maggiore profumazione o aroma al momento dell'apertura a tappo.
In che modo avviene la fase di distribuzione?
Il marchio Kobi è distribuito su tutta la città di Napoli, la zona flegrea e la penisola sorrentina. La produzione artigianale è di circa 4000 litri al mese, con un target di clientela suddiviso tra ristoranti e pub. Dal 2020, vantiamo una fetta di clienti “storici”, che ci spinge a lavorare sempre al meglio, offrendo un prodotto altamente qualitativo.
Per il futuro che progetti avete in cantiere?
Come primo step ,c'è l'ampliamento della nostra cantina, dove abbiamo già provveduto all' acquisto di un nuovo fermentatore, che andrà ad aggiungersi ai nostri macchinari. Stiamo lavorando all'esportazione del nostro marchio all'estero, proponendoci anche a livello nazionale in ogni regione. La mission, è diffondere la nostra esperienza e napoletanità attraverso le nostre etichette, migliorandoci e evolvendoci nelle fasi di creazione e lavorazione.
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