Bottega del Paralume, lo storico laboratorio artigianale che illumina il Salento

Articolo di Emanuela Longo

A pochi passi dal centro di Lecce, siamo stati accolti da La bottega del paralume, storico laboratorio di paralumi nato agli inizi degli anni Sessanta. Qui, da ben tre generazioni, si realizzano lampade su misura utilizzando tessuti e carte selezionati. 

I titolari de La bottega del paralume accompagnano i loro clienti in tutte le fasi di realizzazione, affiancando i professionisti nella progettazione e realizzazione di pezzi speciali, destinati anche all'estero. 

Ad aprirci le porte del laboratorio è stata Francesca, architetto e con un ruolo di coordinazione dei progetti e della comunicazione con l'estero. Lei ci ha parlato della storia dell'attività di famiglia, iniziata dalla nonna, poi continuata con la zia e la madre, fino a giungere alla terza generazione, che rappresenta. 

Oggi La Bottega del Paralume, sita in Via Ferrante Caracciolo 2, a Lecce, rientra con orgoglio nell'elenco delle attività storiche e di tradizione della Puglia. 

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


La ringrazio intanto per l'ospitalità. Siamo in uno dei laboratori artigianali storici della città di Lecce, La Bottega del Paralume. Ci può raccontare la sua storia e come nasce la sua attività? 

L'attività è nata con i miei nonni, negli anni Sessanta, quando si sono trasferiti a Lecce ed hanno aperto un laboratorio di paralumi artigianali. Un laboratorio che è andato sempre bene, ha avuto sempre la clientela locale. E' stato un riferimento sul territorio, al punto che poi sia mia zia che mia mamma hanno continuato questa tradizione. Adesso mia mamma continua ancora la produzione, sempre con i clienti locali, mentre io che sono la terza generazione, in realtà coordino i progetti e rendo possibile la comunicazione con l'estero, con dei clienti che non hanno la possibilità di accedere a questo servizio. Essendo un architetto, mi occupo del coordinamento di alcuni progetti che vengono fatti con architetti al di fuori del territorio locale. 



Come avviene la produzione del paralume artigianale? Ci può descrivere le fasi del suo lavoro? 

Viene realizzata una struttura in metallo, in un tondino di ferro che è abbastanza malleabile per essere sagomato. In questo laboratorio lo facciamo a mano, perché in gran parte dei

posti dove vengono prodotti i paralumi, ormai questa funzione viene prodotta prima in fabbrica e poi i paralumi vengono semplicemente rivestiti. Siccome noi abbiamo la capacità di poter produrre anche la struttura, siamo un vero e proprio laboratorio artigianale che lavora su misura. Non abbiamo un sito internet che vende dei modelli, ma abbiamo la possibilità di sagomare e forgiare il paralume sulla base delle richieste del cliente. E' uno dei pochi laboratori dove veramente si può arrivare con una foto, uno schizzo o un'idea e far realizzare la sagoma da zero. 

Poi avviene il rivestimento che può avvenire in due modi: attraverso un tessuto che viene cucito, oppure un tessuto accoppiato a pvc che viene montato, ed in questo caso si tratta di una tecnica più moderna. 

Si passa poi alla parte della rifinitura, per cui tra bordi, nastri, frange e pon pon, si dà il vero e proprio carattere al paralume, che può essere anche bianco e cambiare completamente poi veste e linguaggio attraverso la decorazione che viene applicata. 

Quali sono i principali materiali impiegati? 

I materiali possono essere, oltre che il tessuto libero, fodere interne, pieghe, fasce, sete, lini, lavoriamo anche la paglia di Vienna, il rattan di vario tipo che viene bagnato, pressato e trattato in determinati modi - ci sono alcuni modelli che devono essere cuciti ed altri incollati -, ci sono tutta una serie di lavorazioni diverse che però partono sempre dalla struttura. 

Come sono cambiate, negli anni, le richieste dei clienti? Ci parli del modo in cui la tradizione - se ciò è accaduto - ha lasciato spazio all'innovazione. 

Le richieste dei clienti cambiano drasticamente con le mode ed è interessante avere una storia di più di sessant'anni che fa vedere come siano veramente cambiate le mode all'interno delle case delle persone. Quello che è cambiato e che soprattutto stiamo cercando di cambiare, è il bacino d'utenza, ovvero rivolgerci non più solo ad una clientela locale ma avere la possibilità di vendere dei modelli riconoscibili che possano essere anche spediti e venduti altrove senza la presenza fisica. Il forte limite di questo territorio è proprio il bacino d'utenza che per un oggetto così particolare è ristretto, per quanto possa essere apprezzato e tenuto in considerazione il lavoro artigianale. Ha senso soprattutto avere a che fare con realtà che lavorano in modo più progettuale. 



Voi oltre alla produzione di paralumi vi occupate anche di riparazioni. Come mai, secondo lei, il cliente ha voglia di ridare vita magari ad un vecchio oggetto? Cosa può rappresentare una simile opera? 

Il paralume è un oggetto della memoria, è proprio un classico oggetto che crea atmosfera ed ambiente. Quindi chi ama questo tipo di atmosfera e di storia, molte volte si lega e tende a conservare degli oggetti che sono già presenti all'interno di una casa acquistata o ereditata.

Il paralume va sempre con la sua base, con la sua piantana, con il suo supporto. Per cui è molto facile che cambiando il paralume cambi completamente l'effetto che era stato pensato e quindi molte volte il ricostruirlo lo mantiene integro. E poi, il vero problema - e la cosa bella - è che quando si entra in un posto così dove ci sono a disposizione i tessuti, i colori, le rifiniture e tutte le lavorazioni, si entra per rifarlo ed alla fine si sta tre ore per decidere, perché in realtà ci sono talmente tante possibilità impreviste. E questo è il bello di vedere una cosa che magari è totalmente diversa ma mantiene quell'aria che si voleva tenere, è affascinante. 

Esiste un pezzo speciale che avete realizzato? 

Abbiamo un archivio di forme che io preservo gelosamente, che sono sempre rimaste in laboratorio da quando hanno iniziato i miei nonni. Poi ogni tanto qualche cliente arriva con un paralume che vuole buttare o sostituire ed è magari una cosa bellissima o dipinta, ed io li conservo se è possibile e se me li lasciano, perché sono infinite possibilità ed è interessante. 

Noi facciamo dei disegni particolarmente complessi di cui ogni tanto teniamo la matrice, però lavoriamo anche con dimensioni molto grandi, quindi sono delle strutture particolari dove ci vuole un po' di ingegno e prove, montaggio. E' stimolante perché magari non sono i nostri pezzi della memoria ma sono comunque degli obiettivi che riusciamo a raggiungere e quindi ci danno soddisfazione. 

Parliamo di progetti per il futuro: ne ha uno che vorrebbe realizzare nel breve termine? 

Il progetto per il futuro è resistere al futuro, perché per noi la cosa importante è che questa tradizione possa continuare, possa darci da vivere, essere florida. In un mondo dove ci sono sempre più possibilità e sollecitazioni, i lavori artigianali sono quelli che possono risentirne di più. Sono quelle cose sempre riconosciute ma davanti a tanta offerta, a dei pezzi stracciati, è sempre difficile. Oggi il paralume è la scelta di nicchia, per cui dobbiamo espandere il nostro bacino d'utenza ed arrivare alle persone che in giro per il mondo vogliono ancora un paralume.



 


 








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