Caffè Morettino

Articolo di Vassily Sortino

Uno dei loro claim recita: “Una storia di amore per il caffè”. Ed è proprio questo il rapporto che Morettino ha non solo con la bevanda più diffusa al mondo, ma anche con la sua pianta. L’ingresso della sede della torrefazione, in via Enzo Biagi a Palermo, si caratterizza proprio per la presenza di piante di caffè al suo interno, che fanno dei bellissimi fiori, ma anche per l’aroma che si sente in tutto lo spazio interno e circostante. E poi c’è la punta di diamante: il museo. Che loro chiamano “Fabbrica museale” e dove, al di là degli oltre 100 anni di vita dell’azienda, è possibile capire fino in fondo il rapporto tra l’uomo e il caffè dal punto di vista storico. 

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


Geraldine Pedrotti, che storia è quella di Morettino?

«L’azienda nasce nel 1920, nel quartiere di San Lorenzo ai colli a Palermo, un’area dove la nobiltà palermitana trascorreva la villeggiatura. Originariamente era una bottega di spezie e coloniali. Negli anni l’azienda si è specializzata nella selezione di caffè pregiati. Morettino seleziona nei paesi di origine di produzione i caffè pregiati, li porta in Sicilia, li tosta a Palermo e li rivende in Italia e all’estero».



Come si può descrivere il vostro caffè e dove viene venduto?

«Come un caffè artigianale, tostato in maniera lenta ed ecologica. I nostri mercati di riferimento sono sia la Sicilia con le caffetterie e il mercato privato, ma anche in Italia siamo presenti in tutti i punti della catena NaturaSì, ma anche all’estero in quelle nicchie di mercato che apprezzano il made in Italy».

Quale è il vostro fiore all’occhiello?

«Da qualche anno l’azienda si è dedicata agli “Specialty Coffee”, come se fossero dei “cru” per il vino. Si tratta di micro raccolti premiati a livello internazionale e che offrono visibilità ai piccoli coltivatori. Sono tutti caffè etici e sostenibili».

Come si svolge la vita di un caffè?

«Inizia in piantagione. Le piante producono le drupe, che sono come delle ciliegie rosse, che all’interno contengono due chicchetti ci caffè uniti. I frutti vengono spolpati e lavorati nei paesi di origine. Tramite navi arrivano qui in torrefazione, dove vengono ulteriormente selezionati e tostati. Ogni singola origine va tostata da sola, in modo tale da esaltarne il luogo di provenienza. Questi cicchi saranno poi proposti o in singole origini o in miscela».



Cosa caratterizza il museo interno alla torrefazione?

«La “Fabbrica museale del caffè Morettino” nasce negli anni Novanta ed è frutto di un lavoro di raccolta di tutti i pezzi storici sulla lavorazione del caffè, voluto da Arturo Morettino, animato da grandissima passione. Sono presenti più di mille pezzi e si passa dai macinini, alle caffettiere, passando per le tostatrici. Il pezzo più antico è un macinino in pietra del 1600». 

Quale è uno dei vostri progetti per il futuro?

«È qualcosa che stiamo già facendo: coltivare il caffè in Sicilia. Il nostro progetto parte negli anni Novanta, ma è stato il cambiamento climatico che oggi sta portando all’abbondanza di produzione di drupe nate e coltivate in Sicilia. Un unicum, perché la pianta del caffè normalmente nasce nelle zone tropicali e ora la possiamo trovare anche nel quartiere dove è nata l’azienda Morettino».

Un progetto, quello del caffè coltivato in Sicilia, che Morettino sta portando avanti in collaborazione con l’Università degli studi di Palermo e con L’Orto botanico del capoluogo siciliano.



 


 








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Caffè Morettino
Redazione ItalianBees 6 febbraio 2025
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