Cerrato Napoli, l'antica tradizione del pantalone sartoriale partenopeo

Articolo di Sergio Cimmino

La storia della famiglia Cerrato, risalente alla fine dell'Ottocento, nasce tra le strade e i vicoli di  Napoli. Le prime lavorazioni, di modelli a gilet, incantano la “belle èpoquè “ partenopea,  ammaliata da fini e virtuose creazioni. Dopo il sodalizio degli anni 50' e 60, delle maestranze Mola Cerrato, , nascerà nel 1974, il primo laboratorio nel cuore dei Quartieri Spagnoli., fondato e ideato  dal maestro Ciro Cerrato. In quel mondo pieno di aghi, filo e forbici, si forma suo figlio Marco,  oggi maestro pantalonaio di fama internazionale. Un marchio che si contraddistingue per armonia,  classe e artigianalità, ma sempre alla ricerca di una visione globale tra nuovi viaggi e territori oltre  confine. 

Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:


Il marchio Cerrato vanta radici molte antiche, come nasce tutto? 

La nostra sartoria ha radici risalenti al 1885, quando nelle primissime fasi di produzione ci  occupavamo della realizzazione di gilet. Successivamente, nel dopoguerra , alcuni miei zii sono  diventati maestri nella lavorazione dei pantaloni su misura , tramandando l'artigianalità e le  tecniche di creazione sino ai miei genitori. Oggi, che ho ereditato questa antica arte in prima  persona, posso dire che abbiamo intrapreso vari tipi di percorso, inizialmente collaboravamo con  diversi laboratori di sartoria, mentre attualmente ho scelto di rivolgermi ad un target di clientela  maggiormente privato, espandendo e ampliando il marchio in tutto il mondo. 



Quali sono i processi che portano alla realizzazione di un pantalone artigianale? 

Si procede principalmente, insieme al cliente, nella scelta del tessuto. Successivamente vengono fatte le varie misurazioni , e si procede ad un primo taglio della stoffa. Il pantalone viene  imbastito, stirato, e posto in prova in maniera fisica. Con quest' ultima fase 

è possibile captare le varie variazioni da fare, e nel caso, sdifettarlo, ovvero ricucirlo per l'ottanta  percento a mano e il restante a macchina, così da eliminare ogni piccola imperfezione che garantirà  un perfetto capo artigianale. 

Nella fase di creazione, quali passaggi condividete insieme alla vostra clientela? 

Oltre la semplice richiesta, parlerei di un rapporto di condivisione e fiducia verso la nostra  clientela. Le idee si tramutano molte volte in consigli richiesti, e un sarto pantalonaio deve saper  soddisfare ogni singola indicazione. La maggior parte dei nostri pantaloni rispettano i canoni  classici della sartoria, ovvero una vestibilità morbida e non eccessiva garantendo comunque un alto  stile artigianale. La linea principale è quella di un tradizionalità che non esalti in maniera smodata  uno mood troppo fashion. 

 Con che tipologia di clienti vi rapportate maggiormente?

Il nostro è un percorso lavorativo e di brand ,supportato a livello globale. Tra i nostri clienti  troviamo manager, imprenditori, e privati , provenienti dalla sfera internazionale. Recentemente  abbiamo inaugurato un nostro canale a Los Angeles, testando con soddisfazione anche richieste  differenti dal mercato europeo. Una clientela estera che modifica le sue indicazioni e i suoi gusti,  anche in base al business e al contesto culturale in cui vive. 



Quale linea o indicazione sceglieresti per il futuro del tuo brand? 

Attualmente è difficile delineare dei progetti per il futuro. Certamente , valutando il nostro percorso  passato, e quello attuale, la speranza è che le nuove generazioni si avvicinino al nostro lavoro. Una  nuova manualità giovane garantirebbe delle basi solide per il mercato del domani. Sul breve termine  stiamo lavorando ad una visione del marchio ampliata a livello mondiale, rinforzando la nostra  conoscenza ed esperienza verso nuovi paesi. 



 


 








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Cerrato Napoli, l'antica tradizione del pantalone sartoriale partenopeo
Redazione ItalianBees 7 febbraio 2025
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