Quando il gioco incontra la passione, gli occhi di una bambina innamorata della creatività e dell’originalità si trasformano nei passi decisi di un’artigiana pronta a dar forma ad accessori moda su misura. Ogni prodotto nasce da uno studio accurato e meticoloso e prima ancora da un dialogo con il cliente. Ogni creazione rappresenta un pezzo unico e inimitabile, pronto a immergersi nella storia di chi lo indossa.
Rosaria, titolare de “Il tocco di Minerva”, ci racconta la sua splendida realtà situata a Toritto: il suo laboratorio, che si espande anche sul mercato online, è un punto di riferimento per il paese e per quanti scelgono ancora l’autenticità.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Come nasce “Il tocco di Minerva”?
«Il tocco di Minerva nasce per gioco, ma con passione. Io sono figlia d’arte, mia madre è una magliaia, e mi sono sempre cimentata nelle arti manuali come l’uncinetto, il lavoro a maglia, il punto croce. Quando ero bambina, all’età di 10 anni, ho realizzato la mia prima tovaglia con delle rose multicolore ricamate. Di lì ho iniziato a creare: un giorno, dovendo realizzare degli accessori personalizzati su un mio outfit, ho ricevuto tantissimi complimenti. Così ho iniziato ad avere anche tantissime richieste e per gioco nasce il mondo “Il tocco di Minerva”. Minerva è la dea protettrice degli artigiani, è una guerriera come me. Il tocco di Minerva è quindi lo stampo che intendo dare a tutte le mie creazioni. Cerco di assemblare il grezzo al particolare, realizzo accessori moda e non solo. Adesso realizzo anche corredi nascita, set per asilo, per il nido e maglieria su misura. Faccio anche formazione: tramando l’arte manuale alle nuove generazioni».
Qual è il prodotto più richiesto e più venduto?
«Non c’è un prodotto in particolare, o meglio ce ne sarebbero, ma riguardano diversi settori. In questo periodo particolare dell’anno il prodotto più venduto è quello da sposa, o più in generale da cerimonia. Noi siamo in Puglia, la regione in cui c’è la tradizione dei matrimoni, quindi si tende a cercare dei prodotti artigianali personalizzati e su misura. Le spose vogliono sempre apparire in modo impeccabile e unico, per questo si rivolgono al mio brand. Io mi interfaccio con loro anche come consulente nella scelta dell’accessorio per poi realizzarlo a mano, con materiali scelti da loro. Parliamo dunque di un prodotto unico perché personalizzato, fatto a mano, particolare: ne scegliamo anche la materia prima».
Prima della realizzazione c’è naturalmente la fase dell’idea: come nasce una tua creazione?
«Nasce innanzitutto da una serie di domande che sottopongo alla cliente. Tornando al discorso linea spose, io m’interfaccio con loro, quindi sono anche consulente in questa fase. Chiedo se hanno un collo pronunciato piuttosto che i capelli biondi, m’informo sulla carnagione, cerco di capire se abitualmente indossano accessori perché, essendo un prodotto unico quello che realizzo, voglio conoscere chi lo indossa. Se si tratta di una persona timida, se è una persona che abitualmente indossa orecchini grandi, proprio per comprendere il prodotto che la cliente vestirà con piacere nel giorno più importante della sua vita. Successivamente passiamo alla scelta dei materiali: solitamente la futura sposa mi illustra una foto o un video di com’è il suo abito. Vedo se nel suo outfit sono presenti dei cristalli Swarovski piuttosto che delle perle, oppure verifico se l’elemento dominante è il pizzo e poi suggerisco. Se di base ha un abito elaborato, io consiglio un accessorio che sia più semplice, perché tendenzialmente l’accessorio moda dev’essere di completamento, senza mai eccedere nel momento in cui viene indossato. Dopo la scelta dei materiali c’è l’assemblaggio e quindi la produzione, il fatto a mano, il cosiddetto hand-made. Attribuisco molta importanza al su misura: se per esempio una sposa mi chiede un bracciale e ha un polso che non rientra tra le misure standard, quello gioca a mio favore: significa che andrò a realizzare qualcosa che la cliente potrà calzare alla perfezione».
Creazioni e accessori fatti a mano: ma qual è il segreto del tuo mestiere?
«In realtà più che un segreto è un suggerimento del mio nonnino che non c’è più. Aveva 96 anni, ho aperto il mio laboratorio esattamente 8 anni fa e il suo più grande consiglio lo custodisco nel cuore: realizzare qualsiasi cosa per gli altri come se fosse per me. Elaborarla in modo impeccabile per rendere la persona che lo indossa felicissima di portarlo ed entusiasta di aver scelto proprio il mio laboratorio».
Le radici de “Il tocco di Minerva” sono nel passato, ma lo sguardo dell’attività è rivolto al futuro. Quali sono i tuoi progetti?
«Ce ne sono tanti. Uno di questi l’ho realizzato quest’anno con la collezione spring- summer firmata Il Tocco di Minerva, una linea di abbigliamento disegnata e prodotta interamente da me. C’è stata una prefase in cui ho disegnato, con un designer, una grafica totalmente mia, ispirata a un fantastico viaggio in Sud Africa sia nella scelta dei colori sia nel disegno. Ho poi fatto stampare il risultato in un’azienda made in Italy su seta, su cotone, su microfibra, su spugna e ho realizzato tantissimi prodotti, oltre che una linea di abbigliamento. Ho creato un disegno da bambina, diversi da adulta, una pochette in ecopelle, teli mare, borse mare, turbanti, elastici per capelli. Se il mio sogno vorrà proseguire l’intento sarà quello di realizzare nel futuro nuove linee interamente firmate Il Tocco di Minerva».
Scopri tutti gli artigiani del sud Italia con noi di Italian Bees.