Holamosa, la moda made in Palermo va alla Milano Fashion Week

Articolo di Vassily Sortino

Da giovane, finiti gli studi tecnici commerciali, Cristian Fortunato poteva scegliere tre strade: lasciare la sua Palermo in cerca di fortuna, tentare il concorso per diventare un pompiere o un subacqueo, continuare la tradizione di famiglia nell’ambito della moda. Ha scelto questa terza via. 

Però, lo ha voluto fare con un suo stile e con due brand: Holamosa e Fortunato 1989. Marchi specializzati in abiti artigianali. Partendo dallo store in corso dei Mille a Palermo, ha raggiunto non solo la sua fortuna, ma ha portato i suoi abiti sulla passerella e sul palco più importanti d’Italia: rispettivamente la Milano Fashion Week e il Festival di Sanremo. In quest’ultimo caso vestendo i Twin violins: ovvero i due gemelli musicisti di Porto Empedocle, virali sui social e che hanno accompagnato Marcella Bella nella serata dei duetti.


Cristian Fortunato, quando nasce la sua voglio di trasformarsi in stilista?

«Nel 2010. Finiti gli studi dovevo scegliere: o il posto fisso o la tradizione di famiglia legata al campo della moda. 

Mio zio, a Palermo, ha creato una prima proto forma di centro commerciale, con tanti marchi. Io ho scelto di creare un brand tutto mio e oggi e sono qui con grandi traguardi ottenuti: successi, cadute, tante belle cose e tante belle emozioni».

Lei ha fondato due marchi: Holamosa e, utilizzando il suo cognome e la sua data di nascita, Fortunato 1989. Che vestiti crea e produce?

«Abiti da uomo e abiti da cerimonia, sempre per uomo, che devono avere la caratteristica di essere di altissima qualità e allo stesso tempo con un prezzo accessibile a tutti. Il nostro obiettivo e la nostra mission sono arrivare a un pubblico più largo possibile e creare un'esperienza che possa essere positiva».

Quale è il vostro abito più richiesto e che è per voi simbolo di orgoglio aziendale?

«Noi andiamo orgogliosi dei nostri smoking. Un abito che si è sempre differenziato per la fascia mercato, per il prezzo che abbiamo mantenuto e per la qualità molto alta del capo. Tante persone lo hanno scelto ed è stato protagonista alla Milano Fashion Week e al Festival di Sanremo».

Quando sei stilista e allo stesso tempo imprenditore, come si svolge la giornata di lavoro?


«Io lavoro dalle 12 alle 14 ore al giorno e quelle ore non bastano mai. Raggiungo la sede di lavoro la mattina, dopo avere salutato la famiglia. Arrivato nello store organizzo le agende i collaboratori, i delegati che faranno tanto lavoro, ma soprattutto si regola la produzione che è inerente al mondo della vendita e ai canali della vendita che vanno dalla boutique, ai social, passando per il sito online».

Un doppio brand giovane come il suo che obiettivo vuole raggiungere?

«Sul fronte esterno voglio accaparrarmi una fetta di mercato più ampia possibile a cui potere vendere i miei abiti. Se ci limitiamo al negozio, sto creando uno spazio provato, dedicato al cliente che vuole conoscere gli abiti facendo una esperienza di acquisto non pubblica e totalmente nell’anonimato. Il resto è farsi conoscere, mantenendo passione, amore e qualità».

Cristian non vuole ancora che si facciano foto e video del nuovo spazio che sarà riservato ai clienti vip. Restano quindi gli occhi del cronista a testimoniare la fase di costruzione di uno spazio di qualità, in un’area di Palermo che vuole essere popolare come il centro città e che presto vedrà anche le sue strade affollate dalla gente che conta.

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Vassily Sortino 23 aprile 2025
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