L'Umbria vanta una tradizione artigiana profondamente radicata e tra le verdi colline e i borghi storici, la ceramica è diventata un simbolo del "Made in Italy", espressione di un'abilità artigianale che si tramanda da secoli. In questo contesto di ricchezza artistica e culturale, Materia Ceramica, il laboratorio di Maria Antonietta Taticchi e sua figlia Caterina, emerge come un esempio di come la tradizione possa essere rinnovata, senza mai perdere il legame con le radici del territorio. Scopriamo insieme come questa bottega, situata nel cuore di Perugia, coniuga l'amore per l'arte ceramica con il desiderio di esplorare il nuovo.
Storie che raccontano la magia del Made in Italy, con le video interviste disponibili su YouTube:
Quando nasce questa attività e da cosa nasce l'idea?
Mi sono avvicinata a questo mondo in un laboratorio di Deruta, famosa per la ceramica in tutto il mondo. Lì è nato un amore che non mi ha più lasciata. Nel 1986 mi sono iscritta all’artigianato ma posso dire che una passione nata per gioco è diventata il mio lavoro e la mia vita. Formarmi a Deruta è stato fondamentale: c'è tanta competenza, conoscenza e tecnica e una tradizione che risale al ‘500. Io lavoravo immersa in questo mondo con il desiderio di innovare pur utilizzando quelle stesse competenze, ispirandomi al paesaggio Umbro, la mia terra. Provenendo da una famiglia di agricoltori la natura fa parte della mia formazione, della mia cultura ed è stata fonte di ispirazione. Fin da subito ho scelto di fare una produzione di qualità più che di quantità, dove l’importante era trasmettere l'arte del dipingere, di decorare, proponendo una ceramica artistica. La lavorazione della ceramica, però, è complessa, la manipolazione dell'argilla realizza il biscotto che poi va decorato. Ci sono laboratori dove si realizza solo il manufatto grezzo, altri dove si decora, a Deruta si chiamano proprio “laboratori di bello”. Io sono nata in uno di questi e ho proseguito su questa linea (anche perché la mia passione era dipingere), pur confrontandomi sempre con i tornianti con i quali interagivo per scegliere le forme più congeniali alle mie creazioni. Poi è arrivata Caterina.
Si, perché, oltre a essere un artigiano sono anche mamma di sei figli! Dieci anni fa una di loro, Caterina, mi ha chiesto di lavorare con me. All’inizio ero preoccupata; questo lavoro offre tanta soddisfazione ma richiede tanti sacrifici, l'ho sempre considerato il settimo figlio! Ma il suo desiderio era impellente e convinto e così oggi lavoriamo fianco a fianco.
Quando ho iniziato questa avventura – racconta Caterina - la prima cosa che ho detto a mia madre è stata: “Io voglio fare cose mie, cose diverse!” e così mi sono cimentata nel mondo del gioiello in ceramica. Quando qualcuno entra in laboratorio e mi chiede “Cosa fai tu?” io rispondo “Tutto quello che non è paesaggio!”, il paesaggio è tutto di mia madre!
“Poi è arrivata Caterina”: cosa è cambiato con il tuo arrivo?
Io manipolo l’argilla e creo i manufatti grezzi che poi, principalmente mia madre, decora. La prima cosa che lei mi ha spinto a fare è stata iscrivermi all’Accademia delle Belle Arti di Perugia. Ho studiato design e progettazione per l’impresa così da avere una visione a tutto tondo di cosa fosse la progettazione dell’oggetto, così, mentre lei si dedica principalmente “al bello”, io parto dalla forgiatura dell’oggetto. Dalla manipolazione dell’argilla, faccio la prima cottura a 1020°, dal forno esce il biscotto che viene smaltato, noi utilizziamo la tecnica dell’immersione, procediamo poi con la tecnica a soprasmalto e poi l’oggetto viene cotto per la seconda volta a 970°e così che nasce un manufatto di ceramica.
Cosa caratterizza la tua produzione?
Noi creiamo oggetti unici, irripetibili, che nascono dalla nostra ricerca, sensibilità e amore per la natura e per ciò che ci circonda. Negli anni c'è stato un continuo aggiornarsi, cercando nuovi modi di esprimersi. Sono partita dal fare un piatto che è diventato famoso, lo dico con orgoglio, e che mi rende riconoscibile: un piatto dipinto intorno, sul bordo, dove si svolge una passeggiata. L’idea è nata da una richiesta di mia madre, voleva un piatto per esporre un dolce ma io le dissi: “Se dipingo al centro non si vedrà quello che ho dipinto!” e così ho iniziato a dipingere il paesaggio sul bordo, quello è il mio piatto! Da sempre amo molto lo sfondo bianco, per esaltare i colori e dare luce alla decorazione. Guardando l'oggetto ho sempre pensato di far nascere una storia, come se io vivessi dentro l’oggetto e da lì dovesse emergere quello che dipingevo. Recentemente, confrontandomi con un giovane ingegnere appassionato di artigiano, che mi ha iniziata alla stampante 3D, abbiamo progettato una lampada che nascesse dall'attenzione al territorio con un occhio al futuro. La lampada presenta la decorazione della facciata del Duomo di Perugia, la madre forma è stata realizzata con la stampante 3D, poi abbiamo creato una forma a colaggio e così è nata la Pink-Lamp, anch’essa personalizzabile. È un progetto di cui siamo molto orgogliosi!
Cosa produce Materia Ceramica?
La mia produzione è sempre stata per pezzi unici. Produco, lavoro e creo manufatti per la casa, la tavola, la cucina, l'arredamento e anche oggetti su richiesta come, per esempio, mattonelle per rivestimenti che presentano una vista particolare o un paesaggio.
Per la creazione dei miei gioielli – dice Caterina - mi ispiro ai paesaggi di mia madre soprattutto per i colori, che lei ama particolarmente. Chiedo spesso il suo consiglio, e, quando le faccio vedere qualcosa con un solo colore o due lei mi dice “Un tocco di rosso ci sta sempre bene!”. (sorridono complici!) Realizzo gioielli da donna ma anche da uomo come i papillon o i gemelli e mi piace tenere una ciotola di oggetti non montati così, quando un cliente viene a trovarmi, possiamo creare insieme!
Quali sono i progetti per il futuro di Materia Ceramica?
Progetti per il futuro sempre tanti! Abbiamo clienti in tutto il mondo, stiamo portando le nostre ceramiche in Giappone, vogliamo proseguire il progetto della Pink-Lamp ma soprattutto vogliamo far sì che questa attività sia sempre più riconoscibile e riconosciuta anche perché questo lavoro non finirà con me ma continuerà con mia figlia!
Caterina: Oltre a creare e decorare le forme, per far avvicinare le persone a questo mondo mettiamo a disposizione il nostro sapere con dei corsi, per adulti e bambini, per far capire cosa c'è dietro a un oggetto di ceramica. E proprio perché siamo in continua evoluzione continuo a formarmi per approfondire sempre di più l’immenso mondo della ceramica.
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